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Cuneo, presunta violenza sessuale di gruppo su minorenne durante una festa: la Procura apre un’inchiesta

La giovane avrebbe subito l’aggressione durante il “Carnevale estivo”. Fondamentale l’intervento di un agente della municipale e la denuncia presentata il giorno successivo. Indagini in corso

Cuneo, presunta violenza sessuale di gruppo su minorenne durante una festa: la Procura apre un’inchiesta

La Procura della Repubblica di Cuneo ha avviato un’indagine su un presunto caso di violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza minorenne. L’episodio sarebbe avvenuto la sera del 12 luglio, durante il “Carnevale estivo”, una delle manifestazioni più partecipate della zona.

Secondo le prime ricostruzioni, la giovane insieme ad un gruppo di amiche era presente all'evento, fin quando in un momento di separazione dal gruppo, mentre si era allontanata per cercare una sigaretta, si sarebbe consumata la presunta aggressione. Gli inquirenti stanno ora cercando di ricostruire con precisione le dinamiche di quei momenti.

Le indagini sono affidate ai carabinieri, sotto il coordinamento della Procura. Sebbene al momento non sia stato reso noto il numero esatto dei presunti coinvolti, si ipotizza che gli autori possano essere più di uno. La ricostruzione dei fatti, giudicata attendibile dagli investigatori, si basa anche sulla pronta segnalazione di alcuni testimoni presenti alla festa.

Determinante, nella serata dell’aggressione, è stato l’intervento di un agente della polizia municipale in servizio. Le amiche della ragazza, preoccupate per la sua prolungata assenza, avevano lanciato l’allarme. L’agente ha rintracciato la giovane poco dopo. Le sue condizioni e il comportamento mostrato hanno destato immediata preoccupazione, spingendo l’agente a coinvolgere i carabinieri presenti per il servizio d’ordine.

Il giorno successivo, la ragazza ha formalizzato la denuncia presso le forze dell’ordine, dando così avvio all’inchiesta. L’obiettivo è ricostruire con precisione quanto accaduto e individuare eventuali responsabilità.

Nel rispetto della riservatezza della vittima e per garantire il corretto svolgimento delle indagini, le autorità mantengono il massimo riserbo. Al momento non sono stati emessi provvedimenti restrittivi, ma la posizione di alcune persone è attualmente al vaglio degli inquirenti. 

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