Lo Russo al governo: "Alla municipale servono più strumenti"

"Sarebbe doveroso da parte del ministro e del Governo. Basta un po' di volontà".
Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo torna a parlare di sicurezza e a puntare il dito contro le scarse dotazioni alle forze dell'ordine cittadine fornite dal governo.
Lo aveva spiegato nei giorni scorsi che la sicurezza non è "un tema di destra". Non ultima l'assemblea nazionale dell'Anci, dello scorso 18 novembre: "Nelle grandi città italiane, i reati sono in aumento anche in virtù del fatto che i flussi di persone che entrano ed escono ogni giorno sono oggettivamente molto grandi. E gli agenti di polizia sono oltre 11mila in meno rispetto alla pianta organica", aveva detto Lo Russo.

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Nuovi veicoli e più videosorveglianza: la cabina di regia interforze

Quasi 36mila controlli e 429 allontanamenti nelle "zone rosse" di Torino; la giunta regionale stanzia 1,3 milioni per rinnovare il patto per la sicurezza urbana e potenziare mezzi e videosorveglianza nelle periferie più critiche.

E quindi la scarsità di organico è sicuramente uno dei grandi temi, ma non è l'unico. Lo ha sottolineato anche questa mattina ai microfoni di Toradio: servono ulteriori strumenti, che tra l'altro sono già a portata di mano.
Basterebbe poco, secondo il primo cittadino: "L'accesso alla banca dati Sdi (che permette controlli incrociati su Motorizzazione e Questura, ad esempio, ndr) alle nostre forze dell'ordine". Questo permetterebbe, per fare un esempio, di accedere alla lista di auto rubate, rendendo molto più snelli i controlli ed evitando una serie inutile e dispendiosa di telefonate e tempi morti di attesa. Uno strumento che, precisa il sindaco, "Non è che risolverebbe i problemi, ma almeno non complicherebbe il lavoro degli operatori".