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Nuovi veicoli e più videosorveglianza: la cabina di regia interforze

Quasi 36mila controlli e 429 allontanamenti nelle "zone rosse" di Torino; la giunta regionale stanzia 1,3 milioni per rinnovare il patto per la sicurezza urbana e potenziare mezzi e videosorveglianza nelle periferie più critiche.

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Foto di repertorio

Quasi 36mila controlli, 429 allontanamenti e l’impegno a proseguire le strategie di sicurezza integrata. È il bilancio aggiornato a fine ottobre delle cosiddette “zone rosse” di Torino, aree a vigilanza rafforzata istituite dal prefetto Donato Cafagna nelle zone più sensibili della città, prorogate fino a gennaio 2026.

Ma c’è ancora tanto da fare. Le periferie urbane continuano a traboccare di insicurezza. Per questo la Giunta regionale ha stanziato con la delibera odierna 1,3 milioni di euro per il rinnovo biennale del Patto per la sicurezza urbana - firmato per la prima volta ad agosto 2023 con una dotazione di 1 milione di euro.

«Intendiamo dare continuità al rafforzamento delle azioni sinergiche tra i diversi soggetti del territorio» - sottolinea l’assessore regionale alla Sicurezza Enrico Bussalino - «Il modello operativo basato sulla collaborazione tra le forze di polizia permette di portare avanti controlli efficaci e progetti mirati».

Grazie al finanziamento sarà possibile acquistare veicoli e potenziare il sistema di sorveglianza cittadino. Sarà la cabina di regia presso la Prefettura a definire le specifiche azioni da realizzare.

Soddisfatto del rinnovo il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Fabrizio Ricca, che chiede «priorità ai quartieri più critici, primi fra tutti: Barriera di Milano, Aurora, Borgo Dora, Borgo Vittoria, Nizza Millefonti e Lingotto». La speranza è che grazie al nuovo Patto Torino torni ad essere una città più sicura.

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