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Il caso
03 Dicembre 2025 - 11:51
Dai furti ai cantieri fermi, gli ambulanti in piazza
Una diffida formale inviata direttamente al Comune di Torino, accusando Palazzo Civico di chiedere pagamenti «ingiustificati e inaccettabili» per le utenze post-dissesto del Cism, l’ex consorzio oggi in fallimento.
Secondo l’associazione Goia. – Fenapi, una delle principali sigle degli ambulanti, nelle ultime settimane molti operatori si sono visti recapitare richieste di pagamento per consumi che non avrebbero mai effettuato. «C’è chi - racconta il Goia - non si è mai allacciato e non ha mai utilizzato quei servizi», ma ora si ritrova ugualmente un conto da saldare. «Così scaricano sui mercatali anni di gestione fuori controllo».
Il bersaglio della protesta è chiaro: il Comune avrebbe lasciato per anni «un vuoto di controllo» sulla gestione dei consorzi, permettendo che si accumulassero debiti e situazioni irregolari. «E adesso – attacca il Goia – si tenta di far pagare agli ambulanti il prezzo della mala gestione. È illegittimo e moralmente inaccettabile». Gli operatori denunciano anche il clima di pressione, con ordinanze per chi non paga, dai toni «imperiosi e ingiustificati». Nella diffida, l’associazione chiede due cose precise: sospendere subito tutte le richieste di pagamento delle utenze contestate. Non legare il rinnovo delle concessioni alla firma di pagamenti «forfettari e non dimostrati».
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