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DIRITTI UMANI E CIVILI

A Torino, storie silenziose che non hanno voce

L'evento il 10 dicembre per le "Resistenze Dimenticate"

A Torino, storie silenziose che non hanno voce

Il 10 dicembre si celebra la Giornata Mondiale dei diritti umani. E in quest’occasione, verrà dato spazio e voce a chi ha vissuto sulla propria pelle le ingiustizie e gli orrori dei conflitti dimenticati.

«Quelle guerre silenziose di cui nessuno parla», così le hanno presentate Giampiero Leo e Sara Zambaia, vicepresidenti Comitato regionale per i Diritti Umani e Civili. Un evento, ospitato a Piazza dei Mestieri, vedrà sul palco quattro ospiti, testimoni e guerrieri. Ciascuno narratore di storie che sembrano “lontane” da noi ma non per questo meno importanti.

«Ci siamo chiesti, è realistico oggi parlare di diritti umani con quello che succede nel mondo? - ha detto Leo - Dobbiamo evitare che passi il messaggio che certi valori non interessino più a nessuno».

La vicepresidente al suo fianco ha aggiunto: «Attualmente si contano tra i 56 e 59 conflitti in corso. Il dato più elevato dalla Seconda Guerra mondiale. Non abbiamo la presunzione di portare noi una soluzione, ma di puntare i riflettori, parlarne».

A condividere le storie di queste “Resistenze Dimenticate” saranno: Lesani Yoosef (Iran), Saleh Lorent (Venezuela), Diyar Zilan (Kurdistan) e Yukhno Yuliya (Bielorussia).

L’appuntamento, nato dalla sensibilità e impegno del Comitato e del presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, si terrà il prossimo mercoledì, in via Durandi 13 (Torino) alle ore 19. Durante la conferenza stampa sono state presentate altre iniziative collegate alla ricorrenza. In conclusione, i componenti del Comitato hanno organizzato un momento di mobilitazione per chiedere la liberazione di Alberto Trentini, cooperante italiano detenuto ingiustamente in Venezuela dal novembre 2024.

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