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Il rapporto interistituzionale

Torino, record di stranieri in 10 anni: ecco i quartieri più multietnici

Sono il 16% della popolazione e uno su 10 in pronvicia; il 21% imprese a titolarità straniera

Torino, popolazione straniera al 16%: crescita e nuovi equilibri demografici

Torino sempre più giovane e multietnica. È la fotografia di una città che cambia, sulla spinta dei flussi migratori, con la presenza degli stranieri che ha toccato il picco in un decennio. E se gli stranieri sono sempre più giovani, gli italiani invecchiano (e piano piano diminuiscono). È questa la situazione che emerge dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio interistituzionale sulle persone straniere 2024. 

A Torino gli stranieri sono 139.344 e rappresentano il 16,1% dei residenti: un picco che non si vedeva da dieci anni. Mentre gli italiani diminuiscono di 1.565 unità, la componente straniera cresce di 3.591, ossia più del doppio.Ma la crescita legata all’immigrazione non è un fenomeno solo della città: nell’area metropolitana, infatti, i residenti non italiani sfiorano le 230 mila persone, pari al 10,4%. 

Secondo l’Ufficio Statistica della Città metropolitana di Torino evidenzia come la presenza straniera aiuti a «mitigare l’invecchiamento della popolazione complessiva, soprattutto nelle aree montane e rurali, sostenendo la tenuta dei servizi pubblici». 

I numeri della demografia
La popolazione straniera resta mediamente giovane: il 77,7% è in età attiva. La natalità, però, cala anche in questo segmento (da 22 a 8 nati per mille nell’area metropolitana). Il rapporto tra anziani e giovanissimi cambia: gli over 65 passano da 22 a 33 ogni 100 minori di 15 anni, con un aumento dell’età media di circa un anno e mezzo. I minori stranieri sono il 19,4% della popolazione straniera e rappresentano il 23,3% di tutta la fascia 0-17 cittadina.

Chi sono e dove vivono
La mappa della città parla chiaro: la presenza straniera è più marcata nelle circoscrizioni 6, 3 e 5, ossia Barriera Milano, Borgo San Paolo e Pozzo Strada, Lucento e Parella, dove il mosaico sociale è ormai patrimonio quotidiano. La Romania resta la prima comunità, seguita da MaroccoPerùCinaEgittoNigeriaAlbaniaIranFilippine e Bangladesh. Si intravedono, al tempo stesso, primi segnali di ritorni verso i Paesi di origine, soprattutto nell’Est europeo.

Imprese e lavoro
A Torino il 21% delle imprese è a titolarità straniera (16% nell’area metropolitana, contro il 12% nazionale). “Un fenomeno rilevante che dunque va accompagnato”, osserva il presidente della Camera di commercio, Massimiliano Cipolletta. La spinta imprenditoriale si regge però in gran parte su ditte individuali e su occupazioni a bassa qualificazione, pagate poco e spesso usuranti. Nel 2024 le assunzioni di persone straniere sono state 80.313, pari al 19,4% del totale: numeri che raccontano un ruolo decisivo nella catena produttiva, ma anche una persistente segmentazione del mercato del lavoro.

Permessi e protezione
A fine 2024 risultano 143.534 persone con titolo di soggiorno valido nella provincia (+5,8% sul 2023) e 64.156 autorizzazioni rilasciate, in netto aumento rispetto alle 44.517 dell’anno precedente. Le domande di protezione internazionale sono state 3.273 (+59% sul 2022); concessi 1.458 status di rifugiato, 945 protezioni sussidiarie e 1.364 protezioni speciali.


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