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Ad Ariano nel Polesine
04 Aprile 2023 - 19:03
Rkia Hannaoui e la casa in cui si è consumato il dramma
Una donna, Rkia Hannaoui, trovata morta in casa, uccisa con un proiettile in testa. La caccia a un assassino venuto da fuori, la ricerca di un movente. Poi la tragica scoperta. A premere il grilletto, secondo gli inquirenti, sarebbe stato il figlio della donna. Un bambino di 8 anni che avrebbe trovato l’arma in un capannone vicino a casa e poi, maneggiandola, avrebbe fatto partire il colpo accidentalmente.
Il dramma si è consumato ad Ariano Polesine, in provincia di Rovigo dove Rkia viveva con il marito e i due figli in un appartamento in affitto. La pistola, stando a quanto ricostruito, apparteneva al padrone di casa, che la custodiva in un capanno in cui i due bambini l’avrebbero trovata e poi portata dentro casa. Giocando, uno dei due avrebbe premuto accidentalmente il grilletto, colpendo la mamma in testa. Il corpo è stato trovato in cucina. L’arma nel giardino.
E ora le domande a cui vogliono rispondere gli investigatori sono tante. A partire da chi l’abbia portata lì. E poi perché la pistola del vicino, a cui erano già stati sequestrati i fucili da caccia, si trovava lì. Perché quando ha chiamato i soccorsi ha detto che la donna era morta perché aveva sbattuto la testa, a causa di uno svenimento, “perché stava senza mangiare per il Ramadan”? Interrogativi che al momento rimangono senza risposta. Ad Adriano Polesine, oggi, è il momento del dolore. Con un paese sotto shock e una famiglia spezzata. E due bambini che forse sono troppo piccoli per comprendere fino in fondo le conseguenze di quello che doveva essere un gioco e si è trasformato in un dramma terribile.
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