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Alla Mole

Tra Priscilla e “Chrissy Judy”: le drag queen aprono Lovers

Ambra Angiolini inaugura alle 18 la rassegna. In programma ci sono 50 film

Priscilla

La regina delle drag queen

Inizia oggi 18 aprile il Lovers Film Festival, un’edizione che la direttrice Vladimir Luxuria ha voluto piena di ospiti dal mondo dello spettacolo ma che ha sempre la sua parte principale nel cinema, con più di 50 film in programma e nove anteprime mondiali.
Dopo l’apertura alla Mole Antonelliana alle 18 insieme alla madrina Ambra Angiolini, dalle 21 ci si sposterà al Cinema Massimo dove inizierà il festival di Priscilla, conduttrice di “Drag Race Italia” che accompagnerà tutte le giornate. In sala sarà presente Todd Flaherty, regista e protagonista del film d’apertura, “Chrissy Judy”.


«Abbiamo tutti quell’amico che è “troppo”, sempre sopra le righe, melodrammatico, che però non possiamo non amare», spiegano da Lovers presentando il film. «Se poi per caso la stessa persona è una drag queen di professione ecco che ci ritroviamo come Chrissy e Judy. Una commedia ironica che scruta nel ventre della cultura queer, nelle idiosincrasie e nelle fastidiose (ma anche divertenti) interazioni all’interno della comunità arcobaleno (statunitense soprattutto), esaminando le difficoltà e i trionfi che gli uomini gay affrontano nella loro ricerca dell’amore, dell’accettazione, del romanticismo e dell’identità».

Prima del film sarà ospite Alessia Crocini, da oltre un anno presidente dell’Associazione Famiglie Arcobaleno che si batte per i diritti dei bambini e delle bambine con genitori LGBTQI+.
Sono tanti i film del programma che meritano attenzione: il nigeriano “All the colours of the world between black and white” di Babatunde Apalowo si presenta come uno dei momenti più toccanti di Lovers 2023, dedicato al coming out di un ragazzo e vincitore del Teddy Award alla Berlinale 2023.


Ottimi lavori sono i due in arrivo dalla Settimana della critica di Venezia: “Eismayer” di David Wagner (venerdì alle 17,30 e sabato alle 22,15, fuori concorso) e il film scelto per chiudere il festival, domenica alle 20 subito dopo la premiazione, il francese “Trois nuits par semaine” di Florent Gouelou: due film in cui il coraggio di essere se stessi e di dichiararsi al mondo è la svolta per una vita realizzata. Da 38 anni questo è il messaggio del festival e i film il mezzo tramite cui diffonderlo.

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