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Infrastrutture

Un terzo ponte per Alba: progetto controverso tra necessità e critiche

Silvio Veglio critica il piano regolatore di Alba: "servono soluzioni alternative per la viabilità"

Un terzo ponte per Alba: progetto controverso tra necessità e critiche

La città di Alba è al centro di un acceso dibattito sulla sua viabilità. L'architetto Silvio Veglio, noto per la sua esperienza e il suo impegno nell'urbanistica locale, ha recentemente espresso forti critiche nei confronti del piano regolatore approvato nel 2012 dalla giunta Rossetto. Secondo Veglio, il piano, realizzato dallo studio Benevolo di Brescia, è ormai superato e non risponde più alle esigenze attuali della città.

Veglio sottolinea come il piano regolatore sia stato concepito su premesse urbanistiche che si sono rivelate errate. La città, infatti, non ha raggiunto i 40mila residenti previsti, fermandosi a poco più di 30mila. Tuttavia, ogni giorno, Alba è attraversata da circa 100mila veicoli, un numero che mette a dura prova le infrastrutture esistenti. 

Uno dei punti più controversi del piano regolatore è la costruzione di un terzo ponte sul Tanaro. Veglio è scettico: "Non ci sono i soldi per costruirlo e mancano i collegamenti". L'idea di un terzo ponte, che dovrebbe collegare la tangenziale est con la città, si scontra con la realtà di un tracciato complesso e costoso. Inoltre, il percorso previsto interseca concessioni e costruzioni esistenti, rendendo difficile la sua realizzazione.

Veglio propone soluzioni alternative che potrebbero migliorare la situazione senza ricorrere a opere faraoniche. Una delle sue idee è il raddoppio del ponte Albertino, comprensivo di una pista ciclopedonale, per smaltire il traffico in entrata e in uscita dalla città. Inoltre, suggerisce di trasformare l'area dell'ex Barberis in un parcheggio d'interscambio per proteggere il centro storico dal traffico eccessivo.

Un'altra proposta riguarda la realizzazione di una galleria sotto la collina di Santa Rosalia, che permetterebbe un collegamento diretto e breve verso strada Castelgherlone. Veglio sottolinea anche l'importanza di coprire la ferrovia tra corso Italia e l'ex Rotoalba, per recuperare spazio prezioso da destinare a parcheggi, risolvendo così la carenza di stalli nel centro storico.

Le critiche di Veglio aprono un dibattito necessario sulla pianificazione urbanistica di Alba.

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