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18 Giugno 2025 - 18:05
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM), nota come Antitrust, ha inflitto una sanzione da 3 milioni di euro alla catena di palestre Virgin Active Italia per pratiche commerciali scorrette legate alla gestione degli abbonamenti. La decisione è arrivata al termine di un’indagine avviata nel dicembre scorso, dopo numerose segnalazioni da parte di clienti insoddisfatti.
Virgin Active, che gestisce 40 centri fitness nel Paese e conta oltre 100.000 abbonati nel 2024, è stata ritenuta colpevole di aver fornito informazioni inadeguate e poco trasparenti riguardo ai contratti di adesione, ai termini per la disdetta e al diritto di recesso. Secondo l’Antitrust, l’azienda non ha chiaramente comunicato ai clienti l’esistenza del rinnovo automatico dell’abbonamento, né le scadenze entro cui effettuare una eventuale disdetta.
Tra le pratiche contestate vi è anche la scarsa chiarezza sugli aumenti di prezzo introdotti nel 2024: i clienti, secondo l’Antitrust, non ricevevano informazioni puntuali o sufficientemente dettagliate. A ciò si aggiungeva la difficoltà nel risolvere il contratto, rendendo complicato per molti utenti esercitare il proprio diritto di recesso o porre fine all’abbonamento in modo agevole.
«I consumatori non erano messi nella condizione di decidere in modo consapevole se aderire ai servizi offerti o se recedere dal contratto», si legge nella nota dell’Autorità. In sostanza, Virgin Active avrebbe messo in atto un sistema contrattuale sbilanciato, penalizzante per i clienti, con poca chiarezza e strumenti poco efficaci per gestire la propria iscrizione. La multa imposta dall’AGCM rappresenta un forte richiamo al rispetto della trasparenza e della correttezza nei confronti dei consumatori, soprattutto nel settore del fitness che negli ultimi anni ha visto una crescita continua di abbonamenti e offerte commerciali. L’Antitrust ha ribadito l’importanza di una comunicazione chiara, accessibile e completa al momento della sottoscrizione e del rinnovo dei contratti.
Virgin Active Italia, da parte sua, non ha ancora rilasciato un commento ufficiale. Sarà ora chiamata ad adeguarsi alle disposizioni dell’Autorità, modificando le modalità di gestione contrattuale e migliorando la trasparenza nei confronti dei suoi clienti.
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