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La polemica

Viale porta il crocifisso e un cane di peluche in Consiglio comunale: «È blasfemo»

Ancora critiche per il consigliere comunale di Più Europa-Radicali: ecco cos'è successo

Viale porta il crocifisso e un cane di peluche in Consiglio comunale: «È blasfemo»

È ancora una volta “Silvio Viale show” in Consiglio comunale a Torino, sospeso oggi pomeriggio per l’ennesima provocazione dell’esponente di Più Europa-Radicali.

Stavolta l’oggetto del contendere era doppio, un crocifisso e un cagnolino in peluche: «Da quando la maggioranza ha votato contro la mia proposta di togliere il crocifisso dalla Sala Rossa, che rappresenta tutti e non dovrebbe avere simboli religiosi, io ne porto uno - ripercorre Viale - Mi dicono che non posso perché è offensivo così, per evitare che me lo tolgano, ho portato questa borsetta a forma di cagnolino in peluche». E sono scattate le critiche, con Andrea Russi (Movimento 5 Stelle) che ha sollevato il dubbio che l’accostamento fra cane e crocifisso fosse blasfemo.

La presidente del Consiglio, Maria Grazia Grippo, ha più volte incitato Viale a rimuovere i due oggetti dal banco. Fino alla sospensione dei lavori del Consiglio per trovare una mediazione, arrivata poco dopo con Viale che ha accettato di “nascondere” borsetta e crocifisso. «Ma l’accostamento blasfemo non c’era, soprattutto in una città in cui si parla continuamente dei cani e di quanto i torinesi ne sono affezionati - conclude il consigliere - Siamo tutti animalisti e poi un cane in peluche è un’offesa?».

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