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IL COLLOQUIO
06 Settembre 2023 - 07:00
Due belle donne si sfidano, da una parte la fidanzata respinta Cristina Seymandi, dall’altra l’attraente avvocato Alessandra Demichelis, celebre per aver partecipato a Pechino Express ma soprattutto per essere stata sospesa dall’Ordine per le sue foto ritenute “osè”.
L’avvocato sta dalla parte del commercialista Segre «tutta la vita» e questo la Seymandi non glielo perdona. Ma soprattutto non le va giù di averle detto che non è certo una Lucia Mondella di manzioniana memoria e di averla paragonata ad Anna Karenina. Sarà battaglia legale, questo è certo. Va detto che galeotta è stata la nostra video intervista pubblicata sul sito dove Demichelis commentava il caso dell’estate, affidandola poi a Istagram.
ECCO L'INTERVISTA E LA DIFFIDA
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L’avvocato della Seymandi l’ha diffidata chiedendole di rimuovere il post su Instagram. Lo farà?
«Mi fanno ridere. Non rimuoverò mai l’intervista, perché non ho fatto altro che commentare una vicenda nota a livello nazionale esprimendo le mie opinioni. Non ho commesso alcun illecito né penale, né civile, né deontologico. Mi fa solo ridere questa minaccia, anche perché non capisco quali siano le accuse gravi».
Quindi non invierà neppure la lettera di scuse come richiesto dall’avvocato Strata?
«La mia lettera di scuse è stata pubblicare la diffida».
Come mai ha deciso di pubblicare la Pec dell’avvocato su Instagram?
«Io in questo caso non sono una collega, non sto difendendo legalmente Segre, quindi posso fare quello che voglio. Non ho commesso alcun illecito. Inoltre la Pec è di dominio pubblico. Tutti sanno che Strata è l’avvocato della Seymandi».
Lei ha paragonato Seymandi ad Anna Karenina. Ci spiega perché?
«Ho semplicemente detto che una signora che va a letto con altre persone prima di sposarsi non mi evoca l’immagine di Lucia Mondella, piuttosto quella di Anna Karenina. Non ho detto nulla di clamoroso. La Seymandi ha messo più volte le corna al futuro marito prima di sposarsi e non ha mai negato le accuse. Ma nonostante questo ha deciso di sposarsi comunque».
Secondo lei cosa dovrebbe fare ora Seymandi?
«Dovrebbe semplicemente chiedere scusa».
Pensa ci sia un interesse economico dietro questa vicenda?
«Sì, altrimenti perché sposarsi? Non hanno figli, se metti le corna prima del matrimonio tanto vale non farlo. Di sicuro l’interesse economico non è di Segre, presumo che da parte sua ci fosse un sentimento, anche perché non è stato lui a metterle le corna».
NULLA DI FATTO PER I 700MILA EURO: PROCESSO RINVIATO AL 3 OTTOBRE
Pochi minuti, poi l’udienza di ieri è stata rinviata al 3 ottobre per approfondire la documentazione prodotta dalle parti. Quindi si trascinerà fino al mese prossimo il procedimento civile tra il finanziere Massimo Segre e l’ex fidanzata, l’imprenditrice Cristina Seymandi. Dopo il celebre video con cui Segre annunciava pubblicamente la rottura della relazione e l’annullamento del matrimonio, i due sono uno contro l’altro anche in tribunale (anche se ieri non si sono presentati): l’oggetto del contendere sono i 700mila euro che Seymandi avrebbe prelevato da un conto in comune e trasferito sul suo personale. Segre ne ha chiesto il sequestro conservativo.
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