Segre-Seymandi: la scenata di gelosia di Cristina: «Sono più bella io di quella là»

Per Fausto Coppi c’era la “dama bianca”, per Massimo Segre, quella bionda. E ora, come allora, ci si domanda chi sia questa signora che ha avuto l’ardire di incontrare il finanziere di Carlo De Benedetti alla luce del sole, al tavolino di un elegante Caffé dell’Alassio vacanziera e mondaiola, sapendo con certezza che il chiacchiericcio non l’avrebbe risparmiata. Una foto (ma c’è anche un servizio televisivo del solito Giuseppe Brindisi) che potrebbe essere compromettente, sia per lui che per lei.

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Tant’è che, vista l’immagine, Cristina Seymandi che in questi giorni si trova dall’altra parte del mondo, in Vietnam, a godersi la vacanza «tutta pagata» da Segre, due giorni fa avrebbe telefonato in modo anche un po’ concitato, a qualcuno, ma non al suo  “reputation manager” Luca Poma che smentisce: «Io non vi ho mai riferito di questa improbabile telefonata con la mia assistita - ha scritto Poma -, anche perché non è mai avvenuta. E' una fake che è fortemente lesiva della mia reputazione, stante il carattere di riservatezza che da sempre connota le mie relazioni professionali con gli assistiti». Cristina, che nei giorni scorsi ha confermato di non essere mai stata tradita dal commercialista (almeno da quel che le risulta), ha poi glissato sui presunti tradimenti suoi, parlando di «errori», ma senza mai smentirli. Tuttavia, una sorta di sfogo ci sarebbe stato, e la diffusione della fotografia che la ritrae in splendida forma in Vietnam, rappresenterebbe una risposta “piccata”, di donna ferita e pure gelosa, per la comparsa di un’antagonista. Di questa signora misteriosa si sa poco, al Caffé alassino giurano di non averla mai vista prima, d’altro canto smentiscono pure che Segre sia un loro cliente (nonostante fotografie e servizi televisivi).

C’è chi l’avrebbe riconosciuta come una signora dell’aristocrazia torinese, manager di successo e residente nel quartiere della Crocetta, tra corso Galileo Ferraris e i giardini del Fante, dove Segre ha i suoi uffici, un’intera palazzina in via Valeggio. Ma c’è anche chi ricorda che la “dama bionda” potrebbe davvero non avere nulla a che fare con Alassio e la Crocetta. Sarebbe, invece, un’investigatrice privata, autrice del filmato girato del parco di Villa Segre lo scorso 27 luglio. Una detective che avrebbe incontrato il finanziere di persona perché quella sua parola che si sente al termine del video, «stacco», la potrebbe mettere nei guai in quanto, sulla vicenda, il Garante della Privacy ha aperto un’inchiesta e la detective potrebbe rischiare la licenza.

C’è poi una terza e ultima ipotesi. Estromessa definitivamente Cristina Seymandi, Segre torna ad essere un “buon partito”, anzi, buonissimo, tanto da poter attirare come mosche numerose cacciatrici di dote. Ma il commercialista sembra essersi scottato e non pare intenzionato a sostituire Cristina in tempi brevi. Prova ne è la distanza fisica mantenuta nei confronti della pur affascinante “dama bionda” e il viaggio improvviso alla Porziuncola di Assisi per farsi consigliare dal suo amico frate francescano. Restano le sue poesie in stile crepuscolare postate sui social dove Segre decanta, più che le buone cose di pessimo gusto della “signorina Felicita e di nonna Speranza”, le bellezze di “Madre Natura”.