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l'intervista

Emanuele Filiberto: «L'Egizio esiste anche grazie ai Savoia». Il fuoriprogramma col clochard...

Il figlio di Vittorio Emanuele ha visitato i nuovi spazi del Museo. Ecco cosa è successo durante l'intervista

«Una bellissima giornata, se il Museo Egizio esiste è per volontà di Carlo Felice, che acquistò questa collezione 200 anni fa. E non solo perché Casa Savoia amava l'arte e la cultura». Parole di Emanuele Filiberto di Savoia all'uscita dall'Egizio, dove ha visitato i nuovi spazi del Museo. «Mi recherò a Superga a rendere omaggio a mio padre (Vittorio Emanuele, ndr), poi ci organizzeremo anche una bellissima messa per l'anniversario della sua scomparsa, a inizio febbraio». Emanuele Filiberto ha parlato anche dei suoi progetti futuri a Torino («Con gli ordini dinastici facciamo tante iniziative», ha detto) e poi c'è stato anche un... fuoriprogramma con un senzatetto che transitava davanti all'Egizio. «Fate qualcosa anche per chi dorme la notte in Galleria San Federico», ha detto il clochard a Emanuele Filiberto. Insomma, il "bello della diretta", come si dice. «Questo purtroppo è sintomo di un vero disagio, se potessi fare qualcosa la farei, ma direi che dipende molto dal governo italiano. Io sono un semplice cittadino».

 

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