Fiori, lumini e messaggi: il quartiere popolare ricorda Michael

Si chiama "Isola", palazzoni popolari di quattro piani, a Vercelli, via Cena, dove i bambini giocano con la maglia della Juve, calciando palloni sgualciti con le ciabatte. I genitori li guardano da quei balconi che sembrano venire giù da un momento all'altro. Qui, a "Isola", a pochi passi dalla provinciale 11 e dal fiume Sesia, è nato e cresciuto Michael Zanera, morto a 34 anni nell'incidente di Brandizzo. Uno dei cinque operai deceduti nel dramma del treno.

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La madre di Michael è arrivata oggi da Napoli, ma voglia di parlare non ne ha. A parlare è invece Samantha Faraci, cugina del 34enne: «Michael faceva doppi turni, era un gran lavoratore. Spero che venga fatta luce su questa tragedia. Questa non è stata una tragica fatalità, è stato un omicidio». Intanto, il rione Isola omaggia il "suo" Michael. Con lumini, biglietti e un mazzo di fiori firmato "Il tuo quartiere". E scendendo la scalinata, nell'aiuola, spunta una piantina: "In memoria di Michael Zanera". Un quartiere, Isola, dove il bianco e il nero della Juve sono i colori predominanti. «Ma Michael non aveva una squadra - dice Samantha -. La sua squadra eravamo noi».