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Servizi funebri, controlli dei Nas in tutta Italia: deferiti il titolare e due dipendenti di una società torinese

Controlli dei carabinieri dei Nas in tutta Italia volti ad appurare il rispetto delle norme relative alla permanenza delle salme in ospedali pubblici, cliniche private e strutture dedicate. Condotte ispezioni in 375 tra obitori e camere mortuarie interni alle strutture ospedaliere, oltre che in analoghe aree adibite al commiato, riconducibili a imprese funebri private e relativi servizi cimiteriali.

In 85 casi sono state rilevate irregolarità, con deferimento alle autorità giudiziarie di 23 persone. Altri 78 dirigenti di strutture sanitarie e ospedaliere o titolari di imprese funebri private sono stati segnalati alle autorità amministrative per violazioni della disciplina sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, inosservanza degli obblighi della normativa anti-Covid e delle leggi regionali e di polizia mortuaria, per un totale di 102 sanzioni penali e amministrative contestate.

Per quanto riguarda l'intervento dei Nas in provincia di Torino, sono stati deferiti "il titolare e due dipendenti di una società gerente i servizi cimiteriali di un comune del Torinese ritenuti responsabili - recita la nota del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute - dei reati di vilipendio di cadavere e falso per aver abbandonato, in un deposito di attrezzi, i resti umani di una persona deceduta nel 1992, oggetto di riesumazione senza essere stati più nuovamente tumulati, contrariamente a quanto attestato falsamente dagli operatori della ditta".

In buona sostanza, le contestazioni riguardano i resti di un uomo morto 27 anni prima ed estumulato a dicembre 2019 nel cimitero di San Mauro Torinese, resti che sono stati trasferiti in un loculo temporaneo e qui accantonati, a dispetto della falsa attestazione di avvenuta nuova tumulazione.

https://www.youtube.com/watch?v=t9WrDMXY0gI
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