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IL RACCONTO

Picchiato e rapinato per 30 euro: «Ora ho paura a lavorare qui»

Parla un 27enne pestato da due banditi in piena notte

Brutalmente aggredito e rapinato per pochi spiccioli del fondo cassa. Trenta euro appena. «Ma qui in zona c’è sempre casino, è diventato impossibile lavorare in questo quartiere», racconta, in un italiano un po’ stentato - e ancora molto scosso per quanto accaduto - Johe Roney, negoziante bengalese di un minimarket in via Michele Coppino, nel quartiere Borgo Vittoria. Johe è stato rapinato, qualche notte fa, da due soggetti di nazionalità italiana, intorno alla mezzanotte. «Stavo per chiudere il locale - racconta - e avevo già spento tutte le luci, quando all’improvviso ho visto due uomini venire verso di me. Sono entrati in negozio, mi hanno colpito con una lampada del market, si sono presi 30 euro e hanno anche provato a prendermi il telefono». Johe, con le mani mima i colpi che ha subìto. «Ero da solo, ho avuto paura anche se sono ormai tre anni che lavoro in questo posto». Il negoziante, 27 anni, è stato ferito alle mani, al braccio sinistro, sotto il mento, sul labbro e sul capo.

Ed è stato proprio Johe, nonostante i diversi colpi a lui inferti dai banditi, ad attirare l’attenzione degli agenti di polizia del commissariato Madonna di Campagna, che in quel momento erano di pattuglia nel consueto servizio di controllo del territorio. Arrivati davanti al minimarket di via Michele Coppino, i poliziotti hanno visto all’esterno dell’esercizio commerciale due uomini. Mentre l’interno del negozio era a soqquadro, con dei vetri sparsi sul pavimento, espositori e cartoni di bevande per terra: e, soprattutto, il titolare era ferito. Ed è così che è saltata fuori la verità, vale a dire la rapina. I due soggetti, entrambi oltre i 35 anni e di nazionalità italiana, sono stati arrestati con l’accusa di rapina in concorso. Durante la loro perquisizione, gli agenti di polizia hanno anche ritrovato i 30 euro, subito restituiti al legittimo proprietario.

Questa mattina il minimarket di via Michele Coppino a Borgo Vittoria era regolarmente aperto. Johe Roney ora non presenta più i segni evidenti delle percosse, ma la paura resta: «Lavoro, come sempre, ma c’è da avere paura. E io in passato ho lavorato in città come Napoli, quindi non sono uno che ha paura, nemmeno di notte. E di rapine ne ho già avute in passato». Alla domanda se i due banditi li avesse mai visti prima, Johe risponde: «Forse sì, ma non ricordo bene, è successo tutto troppo in fretta».

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