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Endometriosi, una serata a Chieri per rompere il silenzio senza tabù

Il 28 marzo spazio a testimonianze e interventi di esperti per affrontare una malattia ancora poco riconosciuta

Endometriosi, una serata a Chieri per rompere il silenzio senza tabù

Immagine di repertorio

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Convivere con l'endometriosi significa affrontare ogni giorno una realtà complessa e spesso ignorata. Su questo tema si concentrerà l'importante conferenza in programma venerdì 28 marzo alle ore 21, presso l’auditorium Leo Chiosso di Chieri.

L’evento, promosso dall’associazione A.P.E. – Progetto Endometriosi in collaborazione con ASL TO5, rientra nel progetto “Voglio stare al mio posto”, giunto alla sua ottava edizione. L’obiettivo è informare e sensibilizzare su una patologia cronica che colpisce milioni di donne nel mondo, troppo spesso trascurata.

All’incontro interverranno professionisti del settore sanitario che affronteranno il tema dell’endometriosi da diverse prospettive, con un’attenzione particolare alle possibilità di diagnosi e cura disponibili sul territorio. Prenderanno la parola il dottor Andrea Scoletta, Direttore FF della SC Ginecologia e Ostetricia di Moncalieri – ASL TO5; il dottor Marco Mitidieri, Direttore Medico di I livello dell’Ospedale S. Anna SC4 di Torino; la dottoressa Aurora Vinci, psicologa e psicoterapeuta, che approfondirà gli aspetti psicoemotivi legati alla malattia, spesso trascurati ma determinanti per la qualità della vita delle pazienti; e Bruna Abramo, referente Piemonte dell’Associazione A.P.E., impegnata da anni nel sostegno alle donne affette da endometriosi e nella diffusione di una corretta informazione. Particolare attenzione sarà dedicata anche alle barriere sanitarie e sociali che molte donne si trovano quotidianamente ad affrontare.

Marzo è il mese della consapevolezza su questa patologia e il 28 marzo coincide con la Giornata Internazionale dell’Endometriosi. La violenza di genere si manifesta anche attraverso il mancato riconoscimento del dolore femminile, l’accesso negato a cure adeguate e le discriminazioni strutturali che ostacolano un’assistenza tempestiva ed efficace.

L’incontro rappresenta un’occasione preziosa per dare voce a chi vive con questa malattia. Promuovere una maggiore consapevolezza e rafforzare la rete di supporto è essenziale per migliorare concretamente la vita delle donne affette da endometriosi. La partecipazione è aperta a tutti: un invito a comprendere, ascoltare e sostenere.

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