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“Vite immaginarie” al Cimitero Monumentale di Torino: Andrea Canobbio inaugura il ciclo con Giuseppe Culicchia

Il 29 maggio, tra le tombe del Campo della Gloria, lo scrittore torinese dialoga con Culicchia sul tema della memoria familiare e cittadina

“Vite immaginarie” al Cimitero Monumentale di Torino: Andrea Canobbio inaugura il ciclo con Giuseppe Culicchia

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In occasione del WDEC – Week of Discovering European Cemeteries, la Settimana per la scoperta dei cimiteri europei promossa da ASCE (Association of Significant Cemeteries in Europe), i cimiteri d’Europa si preparano a raccontare una nuova storia. Una storia che intreccia memoria, sostenibilità, giustizia e inclusione. L’edizione 2025 si annuncia infatti ricca di contenuti e visioni per il futuro, grazie alla presentazione del progetto “Giardini degli 80”.

Il progetto si propone di valorizzare i cimiteri non solo come luoghi della memoria, ma anche come spazi simbolici e culturali dove si coltivano i valori della pace, della giustizia e delle istituzioni forti, in linea con l’Obiettivo 16 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. “Giardini degli 80” nasce con l’intento di coinvolgere le nuove generazioni in una riflessione attiva sul passato e sul presente dell’Europa, celebrando gli ottant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale come occasione per riaffermare l’importanza della memoria condivisa e dell’impegno civico.

A fare da cornice a questo percorso europeo, anche una serie di incontri culturali che si terranno nei cimiteri italiani, tra cui quelli organizzati da AFC Torino SpA. Il ciclo “Vite immaginarie”, curato dallo scrittore Giuseppe Culicchia, ritorna anche quest’anno per raccontare storie, vite e memorie in dialogo con la città.

Il primo appuntamento è fissato per il 29 maggio presso il suggestivo Campo della Gloria del Cimitero Monumentale di Torino, dove Culicchia dialogherà con Andrea Canobbio, scrittore torinese e finalista al Premio Strega 2023. Insieme guideranno il pubblico in un viaggio attraverso i ricordi familiari e i luoghi della memoria cittadina, prendendo spunto dal romanzo di Canobbio, “La traversata notturna”, opera introspettiva che si muove tra reale e immaginato per esplorare i legami profondi tra autobiografia e identità urbana.

Nato e cresciuto a Torino, Canobbio intreccia nella sua scrittura storia personale e storia collettiva, e con questo libro ha voluto compiere un ritorno emotivo alla sua città, per sciogliere, forse, i nodi del passato. Il cimitero, in questa narrazione, diventa luogo vivo di risonanza emotiva, simbolo di un tempo che passa ma che continua a parlare.

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