Cerca

Esce "Raffa"

Raffaella Carrà: un documentario di tre ore per raccontare la sua vita

L'artista morì il 5 luglio 2021 (GUARDA IL TRAILER MOZZAFIATO)

Raffaella Carrà torna a Torino: sono i cinema Ambrosio, Reposi, The Space e Uci i primi ad aver annunciato che da giovedì 6 a mercoledì 12 luglio ospiteranno “Raffa”, documentario di oltre tre ore che il regista Daniele Luchetti le ha dedicato, in uscita a 80 anni dalla nascita di una delle icone più amate della televisione.

Nel corso della sua carriera Raffa ha spesso visitato Torino, l'ultima volta nell'autunno 2019 quando ospitò Luciana Littizzetto nel suo programma “A raccontare comincia tu” e girò insieme a lei per il mercato di Porta Palazzo. «Di Raffaella ci si può solo innamorare, arrendendosi senza riserve alla sua grazia energetica, dichiarandola ufficialmente un'innovatrice, che ha cambiato spesso identità senza mai tradire i propri desideri», spiega Luchetti, che nei mesi scorsi sotto la Mole ha girato il suo nuovo film "Confidenza", con Elio Germano e Pilar Fogliati. «Da ragazzino dichiaravo di non amare Raffaella Carrà. In realtà ne ero turbato e segretamente innamorato».

“Raffa” cerca di inserire nel suo racconto tutte le anime della vita e della carriera di un'artista unica, popolare e talentuosa, attiva prima al cinema e poi soprattutto in tv, attraverso le voci e il racconto di chi l’ha conosciuta e con preziose immagini di repertorio.

«È stato uno dei grandi fenomeni pop Italiani e questo film è un tentativo di mettere assieme più tasselli possibile per ipotizzarne un ritratto. Credo di aver restituito la complessità di una vita professionale longeva e variegata, ricca di inventiva e di talento», aggiunge Luchetti.

Storicamente legata ai colori juventini, Raffaella Carrà è stata la star italiana più famosa e amata all'estero, con 60 milioni di dischi venduti, successi televisivi, film (divenne famoso un suo presunto flirt con Frank Sinatra) e le tournée internazionali, capace di essere anche un simbolo di libertà e di parità tra i sessi negli anni '70, regina della TV pubblica negli anni '80 e icona LGBTQ+ negli anni '90.

«Raffaella lavorava per un pubblico meno prevenuto ma altrettanto sensibile al percepire il talento e la verità dell’ispirazione. Perché era ricca di doti, di scintille, di autoconsapevolezza», aggiunge ancora Luchetti, autore di film iconici come “Il Portaborse”, “La Scuola”, “Mio fratello è figlio unico” e più di recente anche della terza stagione de “L’amica geniale”.

Raffaella Carrà è scomparsa il 5 luglio 2021 per un tumore ai polmoni che aveva scoperto di avere solo pochi mesi prima. Ma nessuno potrà dimenticarla.

 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.