All'urlo di Intifada i Pro Pal invadono di nuovo Torino

Il raduno alle 18 davanti alla Prefettura, la partenza quasi un’ora dopo. Il cammino lento come una marcia funebre, la destinazione sconosciuta. Dure parole verso il ministro della Difesa, Guido Crosetto “che adesso annuncia una fregata in sostegno alla Flotilla, ma da anni lui, come tutti i rappresentanti del Governo Meloni, se ne frega di cosa accade sulla Striscia”. E intanto si vocifera di blocchi negli atenei, da venerdì sembra che l’Intifada Studentesca possa nuovamente occupare gli spazi dell’Universitá.

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Lo avevano affermato più volte, lo avevano promesso sui social: «se toccano le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, il gruppo di barche che si sta muovendo per portare aiuti umanitari a Gaza, noi bloccheremo tutto». Torino ha ancora davanti agli occhi le immagini della maxi-manifestazione tenutasi lunedì: quindicimila persone si sono riversate nelle piazze, con due cortei, uno al mattino (dove lo spezzone legato ai centri sociali ha deciso di occupare i binari della stazione di Torino porta Nuova e la sera gli stessi hanno fatto irruzione, a piedi, sull’A4, l’autostrada che collega Torino a Milano).E ci si chiede come saranno le prossime giornate a Torino. Voci abbastanza affidabili dicono che i manifestanti nei prossimi giorni potrebbero decidere di occupare gli atenei universitari, un pò come l’anno scorso. Quello che è sicuro è che i prossimi giorni saranno “caldi”, tra mobilitazioni e proteste.