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Guardia punta la pistola contro attivista: video shock nell’occupazione della Rai

Extinction
Attimi di forte tensione durante il blitz degli attivisti Extinction Rebellion che ieri mattina, mentre tentavano di intrufolarsi all’interno della sede Rai di via Cavalli hanno incontrato una forte resistenza da parte di un addetto alla sicurezza. L’uomo, vedendo i tre giovani entrare senza permesso, li ha seguiti, ha estratto la pistola, ha fatto stendere a terra uno dei ragazzi puntandogliela contro. È quanto emerge dai video girato dal gruppo di attivisti che ieri hanno occupato anche la sede Rai di via Verdi, appendendo uno striscione sulla facciata, e il quartier generale dei quotidiani Stampa e Repubblica di via Lugaro. L’intervento inaspettato della guardia di sicurezza ha suscitato reazioni, soltanto verbali, del gruppo ambientalista. «È un gesto grave, verificatosi nel contesto di una manifestazione pacifica, il cui solo obiettivo era sottolineare la necessità di raccontare le responsabilità dei governi nell’aggravarsi della crisi climatica. Un gesto che non vedrà, però, alcune conseguenze legali» spiegano gli Extinction Rebellion in un comunicato. «Nonostante l’illegittimità e la gravità del gesto, pensiamo che sia necessario dare una lettura più ampia di quello che è successo questa mattina e non procederemo con alcuna denuncia» commenta infatti Roberto, l’attivista coinvolto nell’episodio. «Negli ultimi mesi - aggiungono i giovani ambientalisti in una nota - molte delle contestazioni politiche di questo paese sono state raccontate come violente o volte a destabilizzare l’ordine costituito. Quello che è successo oggi, anche se totalmente ingiustificabile, è quindi il sintomo di un clima di allarme e di innalzamento consapevole del conflitto sociale». Le altre manifestazioni si sono svolte in modo pacifico. Sedute in silenzio, con dei cartelli in mano, le attiviste, divise in gruppi da tre, hanno voluto portare una richiesta di aiuto al mondo mediatico. «Crisi climatica. I governi sono responsabili. Aiutateci a raccontare chi sono i criminali» si leggeva infatti sui loro cartelli. Sulle impalcature del palazzo della sede Rai di via Verdi, in ristrutturazione, nella notte è stato affisso un grande striscione giallo con su scritto: “Crisi climatica, governi colpevoli. Di-Rai la verità?”. «La scelta di essere qui nasce dalla consapevolezza che il cambiamento che sappiamo necessario sarà possibile solo con l’aiuto di ognuna di voi, di ogni singola giornalista» afferma Caterina in via Verdi. «Siamo qui - aggiunge Annalisa - perché abbiamo bisogno di giornalismo di inchiesta, approfondito e accurato».
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