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ACCADDE NEL... 1978

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Aldo Moro

«Dica ai famigliari che troveranno il corpo dell'onorevole Aldo Moro in via Caetani, che è la seconda traversa a destra di via delle Botteghe oscure. Lì c’è una Renault 4 Rossa i primi numeri di targa sono N5».

È il brigatista Valerio Morucci presentandosi come un fantomatico “dottor Nicolai” a dettare con voce fredda, quasi marziale, le indicazioni al suo assistente universitario Franco Tritto come da «ultime volontà» del prigioniero. Sequestrato da 55 giorni e abbandonato sotto una coperta nel bagagliaio. Crivellato di colpi.

Un'immagine passata alla storia fin dalle prime edizioni straordinarie dei telegiornali di quel 9 maggio del 1978 e che ieri, invece, le hanno riproposte a chiosa di quelle del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha deposto proprio in quella strada una corona di fiori per ricordare la tragedia del presidente Dc.

Rapito dalle Brigate rosse con un agguato in via Mario Fani in cui persero la vita due carabinieri e cinque poliziotti di scorta. Anche quegli spari arrivavano dalla pistola di Morucci che verrà condannato a trent'anni e scarcerato nel 1994 dopo essersi dissociato.

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