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Alpette, 186 anime, ma è boom di curiosi: Sandokan è la Tigre del Canavese

Viaggio nel paese dove Emilio Salgari visse dal 1894 prima di approdare a Torino

Alpette

Can Yaman e lo splendido paesaggio di Alpette

Chi conosce quei luoghi parla di Alpette, appena 186 abitanti, come di un luogo unico in Piemonte per via della sua splendida veduta sul vicino Gran Paradiso con cui si guarda ogni giorno dritto negli occhi in quanto zona “pre parco”. E' immerso nella magica atmosfera delle valli canavesane, a circa 1.000 metri sopra Torino e a dieci chilometri di curve serrate da Courgnè. Fra queste montagne selvagge, fatte di percorsi misteriosi, polente fumanti e funghi prelibati, che Emilio Salgari decise di rifugiarsi - prima di approdare sotto la Mole - intorno al 1894 per fuggire, insieme con la moglie Ida Peruzzi, ai guai economici seguiti al lutto dei genitori e inventarsi una nuova vita.


E’ qui che, molto probabilmente, i suoi romanzi legati alla figura di “Sandokan” presero la forma giusta e che lo scrittore di origine veronese trovò la serenità ma, al tempo stesso, l’ispirazione avventurosa per partorire una delle saghe più riuscite della letteratura del Novecento. Ed è sempre qui che, oggi, merito del remake del telefilm anni Settanta con Kabir Bedi, interpretato da Can Yaman e di cui stasera andrà in onda su Raiuno la terza puntata, i fan salgariani stanno diventando sempre più numerosi. «Esatto, è proprio così - ci racconta il sindaco Pio Graziano Goglio - in queste settimane le richieste da parte delle gite scolastiche, che ogni anno si recano ad Alpette per via del museo del rame e dell’Osservatorio (il secondo in Piemonte dopo quello di Pino Torinese, ndr.), sono raddoppiate e lo stesso accade nel fine settimana.


I turisti che salgono in paese sono spinti dalla curiosità di scoprire la montagna lontana anni luce dalle foreste della Malesia ma così tanto vicina all’animo di Sandokan. Qui da noi ci sono boschi fantastici, percorsi naturalistici, selvaggi e sono sicuro che Salgari ha tratto la sua ispirazione proprio grazie a queste atmosfere».


E nella piccola Alpette tutto parla di Emilo Salgari, dalla via dedicata, alla Biblioteca che porta il suo nome ai murales. «Sì, sono stati realizzati nel 2023 e nel 2024 dagli studenti del Liceo Artistico Cottini di Torino - continua il sindaco -. Ce ne sono due vicino al Comune, un altro nella casa dove soggiornò Salgari e uno vicino alla nostra casa di riposo. Sono molto belli, alcuni riportano il volto di Salgari, altri la tigre, altri ancora i personaggi della saga. Sono una vera attrazione». E c’è da giurarci che lo saranno sempre di più. «Qui in paese stiamo guardando la serie con grande attenzione e sembra che gli alpettesi ne siano soddisfatti. Siamo molto felici che Can Yaman e tutto il cast stiano riportando l’attenzione su Alpette già famosa in Piemonte per via dell’Osservatorio e della lavorazione del rame. Da noi è nata la scuola dei migliori battilastre italiani, furono loro i primi a entrare alla Fiat».

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