Cerca

Magellano e il giro del mondo. E nelle Filippine trovò la morte

magellano giro del mondo gn

«Ritrovandomi nell’anno della natività del Nostro Salvatore 1519 in Spagna [...] avendo io avuto gran notizia per molti libri letti e per diverse persone de le grandi e stupende cose del mare Oceano, deliberai, con bona grazia de la maestà cesarea e del prefato signor mio, far esperienzia di me e andare a vedere quelle cose, che potessero dare alcuna satisfazione a me medesimo e potessero partorirme qualche nome appresso la posterità». Queste le parole dell’italiano Antonio Pigafetta, che fu il primo nostro connazionale ad effettuare il giro del mondo. Il primo “crocerista”, anche se la sua non fu una tranquilla navigazione servito e riverito in quelle “città galleggianti” che sono le crociere moderne, ma un’avventura rocambolesca e meravigliosa su mari ancora del tutto inesplorati.

Cristoforo Colombo aveva aperto la via, ma non aveva toccato le sospirate Indie (ammesso che volesse davvero raggiungerle); il portoghese Ferdinando Magellano, trent’anni dopo il grande navigatore italiano, completò il suo lavoro solcando l’oceano con un compito molto particolare: partire e tornare dopo aver circumnavigato il globo. Era il 20 settembre 1519 quando la flotta di Magellano affrontò l’oceano Atlantico; esattamente tre anni dopo, il 6 settembre 1522, i (pochi) reduci della spedizione fecero ritorno in Spagna dopo aver dimostrato che il globo si poteva circumnavigare, anche se ad altissimi costi in termini di vite umane. Cinque navi componevano la flotta di Magellano, con un equipaggio di 234 uomini, trai quali figurarono 170 spagnoli, 40 portoghesi, 20 italiani. Di essi, fecero ritorno in patria soltanto 35 uomini. Molti altri furono fatti prigionieri o morirono negli scontri con le popolazioni indigene, sorte che toccò anche al comandante Magellano, che trovò la morte nelle Filippine e dunque non poté tornare in Spagna completando il primo giro del mondo. A portare al termine la missione fu il suo secondo, Sebastian Elcano, insieme ad un piccolo numero di uomini, tra i quali figura, per l’appunto, l’italiano Antonio Pigafetta: la sua relazione del primo viaggio attorno al mondo, ritrovata nel 1797, figura tra i principali documenti delle esplorazioni geografiche del XVI secolo.

La spedizione di Magellano conquistò un gran numero di primati. Prima flotta a navigare nello stretto che ancora porta il nome dell’esploratore portoghese, all’estremità meridionale del Sud America; prima flotta a solcare l’Oceano Pacifico (che fu Magellano a battezzare così, in riferimento all’Oceano Atlantico); naturalmente, prima flotta a completare il giro del mondo. Si dimostrò la vastità del pianeta Terra e si confermò la sua effettiva sfericità. Intendiamoci: non che gli intellettuali del XVI secolo pensassero davvero che la Terra fosse piatta; semmai, la prova vale per certi originali contemporanei, che forse dovrebbero leggere il diario di viaggio di Pigafetta. Buona lettura.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.