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AMARCORD
17 Giugno 2023 - 14:12
Roberto Calvi
Italia, terra di misteri. Specie di misteri irrisolti. E, tra questi ultimi, la morte di Roberto Calvi rimane un enigma sconcertante che ha affascinato investigatori, teorici delle cospirazioni e il pubblico per decenni. Calvi, un banchiere italiano ed ex presidente del Banco Ambrosiano (era soprannominato “il banchiere di Dio”), trovò una tragica fine nel 1982: il suo corpo senza vita fu scoperto impiccato al ponte di Blackfriars a Londra la mattina del 18 giugno 1982.
La sua morte ha svelato un complesso intreccio di intrighi finanziari, corruzione politica e presunte connessioni con la criminalità organizzata, guadagnandogli il famigerato soprannome di “banchiere di Dio”. Ancora oggi, domande senza risposta circondano le circostanze della sua morte, alimentando numerose teorie e gettando un’ombra di dubbio sulla versione ufficiale.
Versione fumosa, comunque, e inquinata dalle torbide faccende della Chiesa di quegli anni: la misteriosa morte di Giovanni Paolo I nel ‘78, lo scandalo dell’Ambrosiano e l’inquietante figura di monsignor Marcinkus, fino alla sparizione - esattamente un anno dopo la morte di Calvi - di Emanuela Orlandi. Insomma: il corpo che penzolò dal ponte dei Frati Neri di Londra sembrava essere una tessera di un mosaico misterioso.
Torniamo a quel 18 giugno 1982, quando il corpo di Roberto Calvi fu scoperto sotto il ponte di Blackfriars a Londra. Era impiccato a un’impalcatura di metallo, indossava un impermeabile e aveva le tasche piene di pietre. La scena del ritrovamento sollevò subito interrogativi tra gli investigatori. La morte di Calvi fu inizialmente considerata un suicidio, ma le circostanze del caso non concordavano pienamente con questa ipotesi.
Oltre alla posizione insolita del corpo e alla presenza di oggetti apparentemente inutili, il caso di Calvi era avvolto da una serie di elementi enigmatici. Durante l’autopsia, furono rilevati segni di strangolamento e lesioni alla testa, sollevando sospetti su un possibile omicidio. Inoltre, i soldi di Calvi e del Banco Ambrosiano erano scomparsi misteriosamente poco prima della sua morte, alimentando speculazioni sulla possibilità che Calvi fosse stato ucciso per sottrarsi a responsabilità finanziarie.
Uno degli aspetti più intriganti del caso Calvi erano i suoi presunti legami con la loggia massonica P2, che nel 1981 aveva sconvolto la politica italiana: la scoperta dei altissimi e insospettabili membri della loggia portò la caduta del governo Forlani e suscitò un’ondata di scontento nel paese. E quel cadere appeso al ponte di Londra? La scelta del ponte dei Frati Neri era casuale o voluta? Calvi era coinvolto in una rete di transazioni finanziarie complesse, coinvolgendo il Banco Ambrosiano, la Vaticano e personaggi discutibili.
Alcuni sostengono che la sua morte fosse collegata a una serie di insabbiamenti finanziari. Dopo anni di indagini e processi, nel 2005 cinque persone furono condannate per l’omicidio di Calvi. Tuttavia, molti dubbi rimasero irrisolti e le prove contro i condannati erano deboli e, nel 2007, i condannati furono assolti: per la procura fu omicidio, sì, ma non ci sono le prove.
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