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la tragedia di piazza moncenisio

Giovane soffocato nel cassonetto, si indaga per omicidio

I pm lavorano al caso del cuoco di 22 anni asfissiato in un contenitore di abiti usati

Marouane El Allam

Il 22enne morto nel raccoglitore di vestiti in piazza Moncenisio

Omicidio colposo. È l’ipotesi di reato configurata dalla procura di Torino sulla morte di Maourane El Allam, il cuoco di 22 anni residente in zona Parella, rimasto incastrato (il primo ottobre scorso) nel raccoglitore di vestiti di piazza Moncenisio. Il decesso era avvenuto per «asfissia da compressione». Inizialmente il fascicolo era stato aperto dalla procura senza un’ipotesi di reato. Ma dopo l’invio l’esposto, dalla parte dei legali della famiglia della vittima, le cose sono cambiate.

Il procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo, dopo avere ricevuto la denuncia, ha assegnato il caso al pm Gianfranco Colace, ipotizzando l’omicidio colposo. Si tratta del reato che - in astratto, nella querela, aveva configurato l’avvocato Alberto Pantosti Bruni. Il legale, insieme al dottor Simone Malfatto, assiste il padre del giovane, Abderrazak El Allam, che rimarca: «Mi sono rivolto a un avvocato perché cerco giustizia. Ad altri genitori potrebbe capitare di perdere un figlio nello stesso modo. Non dovrebbe più succedere. Quel contenitore che mi ha portato via un figlio non è stato tolto. E’ ancora lì, nella stessa piazza e nello stesso posto dov’era prima, la notte in cui mio figlio è rimasto soffocato».

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