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Il REPORTAGE

Sesso a 20 euro per le strade di Torino. Così le prostitute sfidano l’inflazione

Una notte tra le “lucciole” di corso Svizzera, via De Sanctis e via Pietro Cossa

Sesso a 20 euro per le strade di Torino. Così le prostitute sfidano l’inflazione

Auto ferme a bordo strada con i lampeggianti, bicchieri di plastica appoggiati alle capote, e poi loro, le “lucciole” che attendono sul ciglio della via i loro clienti. Chi ascoltando musica, chi masticando una gomma, chi fumando una sigaretta, in equilibrio su tacchi vertiginosi e con minigonne, culotte e body che lasciano poco spazio all’immaginazione.
Per farci un’idea del mercato della prostituzione in città siamo andati a farci un giro per le strade di Torino più frequentate, tra mezzanotte e le due del mattino. E ci siamo accorti di quanto i prezzi siano scesi rispetto al passato, o per lo meno non siano stati per nulla ritoccati seguendo la curva dell’inflazione, come accaduto per tutti i servizi e i beni di consumo.

Le tariffe più basse sono in corso Svizzera. «Ciao amore facciamo qualcosa?» dice Consuelo, nome di fantasia, una sudamericana in un tubino nero: «Faccio servizio completo a soli 20 euro - spiega -, anche l’orale».
Ma il vero mercato del sesso si trova lungo via De Sanctis e via Pietro Cossa, e ha come epicentro piazza Massaua. Qui quasi a ogni angolo c’è una giovane donna dell’est in attesa di un cliente. La tariffa è standard: «Cinquanta a casa, sono completa» spiega Alexandra, poco più che ventenne, che precisa: «Tutto coperto», che in gergo significa sesso soltanto con il preservativo. C’è poi chi propone di consumare il rapporto in macchina a 30 euro. Ma in generale si predilige l’incontro a domicilio. «Dove parcheggi qua?» domanda Magdalina, con accento dell’est, dopo aver proposto la sua tariffa di 50 euro «per fare tutto».

Il via vai di auto accostate a bordo strada è continuo. In tantissimi si informano e in molti caricano in auto le prostitute che lasciano soltanto i bicchieri sui tetti delle macchine parcheggiate, come a voler marcare il loro territorio. «In una notte vado con più di quindici uomini, gli incontri sono di mezz’ora, non di più» spiega Bianca, togliendosi una cuffietta che pompa musica a tutto volume, come a volersi estraniare dal mondo che la circona: «Farò questo lavoro per un po’ di anni, poi voglio tornare in Albania». 

Facendo un rapido calcolo, una prostituta può guadagnare quasi mille euro in una notte. «In strada puntiamo sulla quantità» dice una collega appena arrivata in Italia.

Sul web il discorso cambia perché i prezzi sono molto più alti. Sui siti le escort non scendono mai sotto i 100 euro. A volte si arriva anche a 200 e più. Ma non si allontanano molto dalle strade del sesso, considerando che gran parte parte degli annunci sono in zona Parella.

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