C'era una volta la storica piscina: «Ora va abbattuta e ricostruita»

Abbattere quel che resta della vecchia piscina Sempione e ricostruire l’impianto dopo l’impatto dei lavori della linea due della metropolitana. È quanto spera la Circoscrizione 6, con il presidente Valerio Lomanto e la consigliera di Fdi Verangela Marino autori martedì di un sopralluogo - molto partecipato - insieme ai residenti del quartiere Barriera di Milano.

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Per le famiglie i problemi del parco sono sempre gli stessi: lo spaccio, il degrado, la prostituzione. E il via vai tra le fabbriche abbandonate e il rudere della piscina. Oggi spogliatoi, trampolini e locali sono inutilizzabili a causa dei cantieri del passante ferroviario che - di fatto - hanno costretto la piscina a chiudere per sempre. Senza mai più possibilità di riaprire.

«Purtroppo - spiega Lomanto -, ancora una volta la Città non ha voluto investire i soldi del Pnrr in questo impianto che era il fiore all’occhiello della nostra Circoscrizione, riponendo come sempre l’attenzione su tutti quei quartieri dove a qualcuno ha sempre fatto comodo investire».

L’appello, ora, è rivolto a un abbattimento. «Con la speranza - conclude Lomanto -, che si possa ricostruire un domani, una volta terminati i primi cantieri della linea 2 della metro».

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