Piscina Pellerina altro passo falso, ora la riapertura slitta a metà luglio

Ancora un piccolo passo falso per la piscina Pellerina di corso Appio Claudio. L'impianto del quartiere Parella doveva riaprire i battenti alla fine del mese di giugno ma il maltempo - avvisano dalla Circoscrizione 4 - ha ritardato ancora una volta la chiusura delle operazioni.

«A quanto ci risulta il grosso è stato terminato - spiega la coordinatrice allo Sport del centro civico della 4, Sonia Gagliano -. A breve la piscina riaprirà. A questo punto speriamo entro metà luglio». Un desiderio comprensibile, considerando che siamo entrati nella fase clou dell'estate. Con le famiglie, soprattutto quelle che non possono permettersi di andare in ferie, a prendere d'assalto le piscine aperte in città. 

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LE PISCINE ESTIVE APERTE A TORINO

Con la Pellerina ancora chiusa, ecco l'elenco degli alti impianti aperti in città. In Circoscrizione 7 abbiamo la piscina Colletta di via Ragazzoni 5/7 (aperta fino a domenica 27 agosto). Alla Cinque ecco la piscina Lombardia, corso Lombardia 95,  per cui sono previsti interventi di manutenzione e riqualificazione degli impianti. Attualmente è aperta fino al 3 settembre.

La piscina Franzoj di strada Antica di Collegno 211 ha chiuso un mese per lavori finanziati con fondi comunali ma i cantieri stanno per terminare. Dunque per l’estate sarà aperta. Chiuderà poi la zona invernale dell’impianto per lavori ingenti di manutenzione straordinaria.

La piscina Lido estiva, via Villa Glori 21, rimarrà aperta fino al 29 settembre mentre la Trecate di via Alecsandri 27 è aperta esclusivamente su prenotazione. La Galileo Ferraris Torino 81, in corso Galileo Ferraris 288, rimarrà aperta fino al 10 settembre.

LA SEMPIONE

L'unica chiusa, e con un futuro incerto, è la vecchia piscina Sempione di via Toscanini. Oggi è un luogo pericoloso, sia per la presenza di strutture pericolanti sia per la possibilità - da non sottovalutare - di fare qualche brutto incontro. Come detto, mesi fa la municipale da queste parti aveva identificato alcuni sbandati che tra le vasche e gli spogliatoi dell’impianto natatorio si erano costruiti un vero e proprio fortino. 

Un accampamento di fortuna, tra materassini, tavolini, fornelli e un divano con oggetti personali. Uomini e donne, con storie travagliate, che dopo lo sgombero della Gondrand avevano trovato rifugio poco oltre il parco: nei locali della vecchia piscina ormai dimenticata.

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