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SETTIMO TORINESE

Addio al “nostro” Vittorio Savoia, una vita dedicata al giornalismo locale

Aveva solo 36 anni, il dolore della "sua" Settimo Torinese e di tutti i colleghi

Vittorio Savoia

Vittorio Savoia

Se n’è andato a soli 36 anni, come fanno le notizie, all’improvviso. Almeno, quelle che piacevano a lui, quando arrivano senza alcun preavviso e ancora tutte da controllare. Dove l’unica differenza la fa l’intuito, il “fiuto” del cronista. E un cronista - nato, fatto e finito - era Vittorio Savoia: il primo ad arrivare, con la sua inseparabile macchina fotografica, e l’ultimo ad andar via, quando c’era anche solo da verificare una fonte o un fattaccio di strada. Era nato per questo mestiere, Vittorio Savoia. Responsabile editoriale de La Nuova Periferia e cronista per Torino Cronaca. Un giornalista, vero, che è stato trovato questa mattina senza vita dentro la sua abitazione dopo che da qualche ora nessuno riusciva a mettersi in contatto con lui. Lascia la mamma, che stringiamo in un abbraccio.

Vittorio era un giornalista stimato e conosciuto non solo a Settimo Torinese, dove era nato e cresciuto ma anche in tutta la provincia di Torino: sempre presente agli appuntamenti più importanti dell’agenda pubblica per raccontare il mondo e il territorio che cambia, con dovizia di particolari e con la sua penna precisa, severa e puntuale sui fatti della sua cittadina ma, anche, dell’intera provincia con una particolare capacità di raccontare la “cronaca nera” del territorio. La notizia della sua morte ha lasciato attonita, infatti, l’intera provincia dal mondo politico all’associazionismo, senza tralasciare le forze dell’ordine con cui aveva cordiali e costanti contatti.

«Da giornalista, era sempre il primo sulla notizia. Preciso, rispettoso delle storie che raccontava e delle persone che vi erano coinvolte. Interprete serio e responsabile di una professione preziosa, con il suo lavoro ha dato un contributo unico alla vita della nostra, e della sua, comunità. - è il ricordo del Comune di Settimo Torinese - Prima di tutto questo, era una persona buona e insostituibile, per chi gli ha voluto bene e per la Città. È un giorno di dolore per Settimo Torinese e la nostra comunità si unisce al cordoglio della famiglia e degli amici di Vittorio». «Non riesco ancora a crederci» commenta il sindaco emerito di Settimo Torinese, Aldo Corgiat del quale per anni Vittorio aveva seguito le vicende politiche. «Sono distrutta dal dolore» ricorda la preside del Liceo “Vincenzo Gioberti”, Angela Suppo, che di Vittorio ricordava il carattere e l’intraprendenza. «Non è possibile, vorremmo quasi dire che non sia vero» aggiungono gli amici e i colleghi che, ieri mattina, faticavano a convincersi della notizia. Continuando a chiamarlo sul cellulare, perché «non è possibile che non risponda». Eppure è successo, Vittorio. «Te ne sei andato come arrivano le notizie, quelle vere: senza preavviso, senza una ragione».

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