Nell'assemblea con l'assessora Pd, zittito il segretario del Siulp Eugenio Bravo: "Non mi hanno fatto parlare"

Eugenio Bravo, segretario del sindacato di polizia Siulp è rimasto interdetto per quanto gli è accaduto sabato scroso durante un'assemblea che si è svolta presso la cascina Marchesa. "Stavo portando a termine il mio intervento - ha detto -, spiegando, come sindacalista, quelli che sono i protocolli di pubblica sicurezza, quando sono stato letteralmente e verbalmente assalito da alcuni esponenti del Pd, nello specifico due consiglieri di circoscrizioni e anche dall'assessora alla sicurezza Gianna Pentenero. Tutto ciò nonostante le proteste del pubblico che chiedeva a gran voce di farmi concludere l'intervento".

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Sulla vicenda, ieri, la segreteria del sindacato di polizia ha diramato un lungo comunicato stampa dove si speiga:"Doveva essere un confronto, negli auspici del rappresentante Siulp, utile e proficuo per sviscerare, nel suo complesso e nelle sue varie sfaccettature, la sicurezza del territorio, mediante una serena dialettica con tutti gli intervenuti. La partecipazione del Siulp, quale sindacato di Polizia, evidentemente gradita agli organizzatori, nasce d’altronde da una conoscenza sia diretta delle norme che regolano la sicurezza del territorio, sia per il tramite dei poliziotti rappresentati che, quali lavoratori della sicurezza ne vivono tutti gli aspetti, quotidianamente, sulla loro pelle. Proprio per queste ragioni - prosegue la nota siundacale -, è parso ancora più stridente l’atteggiamento posto in essere da alcuni consiglieri circoscrizionali del Partito Democratico, così come dell’assessora Pentenero che, con veemenza hanno più volte interrotto il Segretario Eugenio Bravo, durante il suo intervento tecnico, mirato a sviscerare fino in fondo, le competenze previste per legge e i pericoli di una illegalità diffusa, in questo caso nella città di Torino e nel quartiere di Barriera Milano, notoriamente interessati da una notevole presenza di immigrazione clandestina".

Prosegue la nota sindacale: "E stride ancora di più la veemenza dimostrata dall’assessora Pentenero che, tentando di mettere a tacere il Segretario del Silup, non ha saputo cogliere l’occasione di confronto con un interlocutore “esterno”, tra l’altro segretario del sindacato di polizia, confondendolo forse come un addetto alla sicurezza del comune, suo dipendente".