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Aggredito in strada con un machete: rischia di perdere la gamba

E' successo nel pomeriggio a Mirafiori. La polizia dà la caccia ai due aggressori

Aggredito in strada con un machete: rischia di perdere la gamba

Sul marciapiede è rimasto a lungo il sangue, finito anche sulle auto parcheggiate: colpa di una brutale aggressione con un machete, con vittima un italiano di 23 anni. E’ stato colpito alle 17.30 di oggi in via Panizza, a Mirafiori: ricoverato al Cto di Torino, rischia di perdere la gamba sinistra. Ha subito una sub-amputazione e fino a tarda sera é rimasto in sala operatoria, con i chirurghi al lavoro per salvargli l’arto.

A quanto pare, il giovane aveva passato il pomeriggio da un amico e, quando è uscito, è stato assalito da due uomini mentre si trovava con la fidanzata, forse a bordo di un monopattino. Il passeggero lo ha colpito secco alla gamba, poi i due sono scappati a bordo di uno scooter T-Max: le urla di dolore del ferito hanno attirato l’attenzione dei residenti del civico 3B, che hanno subito dato l’allarme. Uno di loro, un carabiniere libero dal servizio, è sceso in strada e ha ridotto l’emorragia con una cintura.

In via Panizza è subito arrivata un’ambulanza medicalizzata del 118, che ha soccorso la vittima e l’ha trasportata all’ospedale Cto. Intanto sul posto sono arrivate le volanti della polizia e gli agenti della polizia scientifica per raccogliere le testimonianze dei presenti e svolgere gli accertamenti del caso. Ma, soprattutto, gli agenti hanno avviato la caccia ai due aggressori: il ferito avrebbe fatto il nome di uno dei due. L’ipotesi è che si sia trattato di un regolamento di conti per questioni di “onore”: la vittima, noto alle forze dell’ordine per questioni di droga, ha raccontato di aver ricevuto delle minacce. Un conoscente lo avrebbe accusato di aver fatto degli apprezzamenti, anche via social, alla fidanzata del presunto aggressore, tale Omar. Che gli avrebbe promesso: «Prima o poi te la faccio pagare».

Gli agenti hanno avviato gli interrogatori e hanno cercato Omar a casa sua ma fino a tarda sera non l’avevano trovato.

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