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La sentenza

Ha lanciato la bici dai Murazzi: Victor Ulinici condannato per il tentato omicidio di Mauro Glorioso

Mauro è rimasto tetraplegico. Tre minorenni sono già stati condannati, a luglio andrà a processo una quinta ragazza

Mauro Glorioso, 23 anni, studente ferito dal lancio della bici ai Murazzi

Mauro Glorioso, 23 anni, studente ferito dal lancio della bici ai Murazzi

Dieci anni e otto mesi di carcere per tentato omicidio: è la condanna inflitta pochi minuti fa a Victor Ulinici, il 19enne accusato di avere scagliato una bici elettrica dalla balaustra dei Murazzi del Po a Torino, ferendo in maniera gravissima Mauro Glorioso.

Era la notte tra il 20 e il 21 gennaio 2023 e oggi il processo è stato celebrato con il rito abbreviato. All'imputato sono state concesse le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti. Il pubblico ministero Livia Locci aveva chiesto 14 anni di carcere mentre l'avvocato di Ulinici, Luigi Tartaglino, ha annunciato in aula l'intenzione di non fare appello: «Il mio assistito si vergogna di quello che ha fatto e si è scusato. L'ho fatto anch'io stamattina, stringendo la mano al papà di Mauro». Il quale, come in altre occasioni, ha ribadito come non abbia notato un vero pentimento nei ragazzi colpevoli di aver reso tetraplegico il 23enne studente di Medicina. Oggi, in udienza, Giuseppe Glorioso ha anche spiegato come Mauro non sia autosufficiente neanche per mangiare o grattarsi il naso: «Io l'ho ringraziato, questo processo è stato duro e difficile anche per me - insiste Tartaglino - Ho rivendicato che il diritto di difesa va garantito a chiunque  ed è stato giusto tenere conto che il mio assistito era appena diciottenne all'epoca del fatto e, quindi, già maggiorenne ma non ancora pienamente maturo. Questa vicenda dev'essere un monito per Victor ma anche per tutti i giovani che il sabato sera, credendosi invincibili, si rendono scriteriatamente autori di fatti di questo genere».

Per questa vicenda sono accusati anche tre minorenni, già condannati in primo grado a pene tra i 6 anni e 8 mesi e i 9 anni e 9 mesi. Per il loro il procuratore generale Carlo Pellicano ha chiesto la conferma della sentenza, prevista per domani: «Lanciare una bici nel mucchio è un gesto criminale. Non è questione di immaturità. È una condotta agghiacciante» ha spiegato in aula Pellicano. Le difese hanno chiesto l’accesso al percorso di giustizia riparativa, un percorso psicologico e terapeutico di incontri tra vittima e colpevole. La procura e la famiglia di Mauro Glorioso, rappresentata dai penalisti Simona Grabbi e Alessandro Argento, hanno espresso parere negativo. Una quinta ragazza, la 19enne Sara Cherici, sarà processata a luglio con il rito ordinario (assistita dall'avvocato Renzo Pellegrin).

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