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Al Palaruffini la grande festa dei carabinieri: in un anno 3600 arresti in Piemonte

Fanfare e parate per le celebrazioni. E il generale non trattiene le lacrime...

La festa per i 210 anni dalla fondazione dell'Arma dei carabinieri al Palaruffini

La festa per i 210 anni dalla fondazione dell'Arma dei carabinieri al Palaruffini

Più di 2mila, per la precisione 2.300, arresti in flagranza di reato in Piemonte. E 1.359 provvedimenti di custodia cautelare, per un totale di 3600 provvedimenti. Un maxi-lavoro svolto da oltre 5mila carabinieri che in un anno hanno effettuato ben 250mila servizi di pattuglia. Sono i numeri sciorinati al PalaRuffini durante le celebrazioni per il 210° anno dalla fondazione dell'Arma dei carabinieri. «Siete una risorsa del Paese, una forza sana che sa affrontare anche le vicende più toccanti e dolorose senza mai dimenticare di mantenere l’uomo al centro della società. La ricompensa sta nelle continue attestazioni di stima che ci riservano i cittadini», ha affermato il generale di Brigata Antonio Di Stasio, comandante della legione carabinieri Piemonte e Valle D'Aosta. Alla presenza delle massime autorità, tra cui il sindaco Lo Russo, il governatore Cirio, il questore Ciarambino e il prefetto Cafagna, i festeggiamenti si sono tenuti in grande stile tra fanfare, parate ed esibizioni anche delle scuole, in particolare della quinta del Convitto Umberto I.

Durante i festeggiamenti è stato letto il messaggio del presidente Mattarella: «I carabinieri operano sia nelle crisi internazionali che sul territorio nazionale. La loro lotta alla criminalità organizzata è essenziale per garantire la legalità», le parole del Capo dello Stato. «La nostra è una missione costantemente aggiornata in ragione dell’evoluzione degli scenari. Nei nostri 210 anni di storia abbiamo saputo essere un baluardo di libertà e legalità», il messaggio di Teo Luzi, comandante generale dell’Arma. Tornando ai numeri, tra il 1° giugno 2023 e il 31 maggio di quest’anno in Piemonte i carabinieri hanno arrestato e denunciato 2090 persone per lesioni dolose, 2503 per ingiurie, addirittura 3155 per furti e 2642 per truffe e frodi informatiche. Ma le celebrazioni sono state anche il momento per premiare i carabinieri che maggiormente si sono distinti nel loro servizio. Come il vicebrigadiere Simone Frattolillo che a Cirié ha salvato un’anziana di 85 anni da un incendio. Oppure gli appuntati scelti Alessandro Corradin e Massimo Fuggetta che smantellarono una banda criminale operante nel traffico di rifiuti pericolosi a Novara, eseguendo sei arresti, e per questo hanno ricevuto l’encomio. Oppure ancora il vicebrigadiere in congedo Gioacchino Salvi, premiato con la medaglia di bronzo per avere sventato una rapina in una farmacia di Collegno, arrestando il malintenzionato. Una festa che ha avuto, in chiusura, anche un momento di commozione. Protagonista, proprio il generale Antonio Di Stasio, che non è riuscito a trattenere le lacrime ricordando la famiglia «in particolare mia moglie e le mie due figlie». Un pianto coperto dagli applausi di tutti i presenti.

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