Aggredito due volte in meno di un anno “Stanotte eravamo in 15 con 1500 detenuti. Siamo al collasso”

Riccardo Pace ha 34 anni e sta “in galera”, come dice lui, da 14. Aveva 20 anni quando ha cominciato a lavorare come agente di polizia penitenziaria alle Vallette. Adesso è in servizio nel Padiglione B, sezione maschile. Nell’ultimo anno è stato aggredito due volte. La prima da un detenuto che voleva accedere a un piano che non gli era pertinente: “Un pugno alla gola e due testate. Mi hanno salvato dei colleghi fortunatamente nei paraggi. Il secondo fatto risale a pochi mesi dopo quando alcuni detenuti che volevano accedere all’area pomeridiana, luogo dove può entrare solo chi segue attività formative al mattino e quindi non può usufruire dei ‘passeggi’. Ci aggredirono, me e i miei colleghi”
Pace descrive una situazione fuori controllo. “I detenuti vogliono fare quello che gli pare e soprattutto vogliono farlo quando va a loro. Non accettano i ‘no’. Se vengo aggredito ovviamente non posso reagire, incapperei in ripercussioni dure. Quindi cerchiamo, noi agenti, di non usare la forza”. Si sfoga Pace, fuori dalle Ogr dove l’Osapp ha indetto un presidio negli orari di insediamento del consiglio regionale. È arrivato al gazebo del sindacato dopo avere smontato il turno di notte alle Vallette. “Siamo al collasso. Stanotte eravamo in 15 in servizio tra agenti e ispettori. Con quasi 1500 detenuti. Abbiamo chiuso l’istituto, non potevamo accogliere i nuovi giunti, non c’era personale”.

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