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il retroscena

Debiti per gli affitti, la lite e (forse) il malore: tutti i misteri sulla morte dell'imprenditore

Continuano le indagini sulla fine di Gianfranco Trombadore. Tre sono stati denunciati per omicidio preterintenzionale

Gianfranco Trombadore aveva 55 anni ed è morto nella sua ditta a Brusasco

Gianfranco Trombadore aveva 55 anni ed è morto nella sua ditta a Brusasco

Debiti per gli affitti delle case, ma ad averli contratti potrebbe essere stato proprio Grianfranco Trombadore. Continuano le indagini dei carabinieri per fare luce sulla fine dell’imprenditore morto nella sua ditta di pallet a Brusasco. Trombadore, che avrebbe compiuto 56 anni tra pochi giorni, è caduto nel cortile della sua azienda, mentre affrontava tre persone. Ha sbattuto la testa ed è morto. Grazie anche alle testimonianze di un suo dipendente, bengalese, i carabinieri hanno denunciato per omicidio preterintenzionale tre persone: due sono albanesi (un 54enne di San Mauro e un 25enne nato in Grecia ma residente a Torino, tra loro parenti) e una 55enne ucraina di Settimo.

A loro l’imprenditore, sposato e con tre figlie piccole, avrebbe affittato una casa e la lite che gli è costata la vita è scaturita proprio per dei debiti sull’affitto. Ma chi li ha fatti quei debiti? Se inizialmente si pensava che gli indebitati fossero i tre accusati di omicidio, adesso pare che ad essere in debito fosse proprio Trombadore. Per questo i tre si sarebbero recati nella sua ditta: per pretendere da lui i soldi. Un acceso diverbio, fino alla caduta fatale al “re del pallet”: Trombadore è precipitato e ha sbattuto la testa e inutili sono stati i tentativi di rianimazione. Anche sulla sua fine, ci sono dubbi, che dovranno risolvere i carabinieri di Chivasso, coordinati dalla Procura di Ivrea. L’imprenditore forse è stato spinto ed è caduto, ma potrebbe anche avere accusato un malore. E questa è un’ipotesi che si sta facendo strada.

Trombadore era cintura nera di karate, da 30 anni praticava arti marziali. Perché non ha reagito? Una domanda che si sta facendo anche Luciana Trombadore, ex sindaca di Brusasco e sorella di Gianfranco. «Non mi spiego la sua mancata reazione, mio fratello sapeva difendersi. Debiti? Se ne avesse avuti, io di certo non posso saperlo». Sul corpo dell’imprenditore è già stato fatto l’esame esterno, che avrebbe escluso lesioni interne. Ma se ne saprà di più solo quando arriveranno i risultati dell’autopsia, prevista a giorni.

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