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MIRACOLO SOTTO LA MOLE

Aisha salvata da una rara malformazione al cuore a Torino: «Un intervento rivoluzionario, senza bisturi»

La neonata ha subito un delicato intervento mininvasivo a pochi giorni dalla nascita, utilizzato un approccio innovativo per via percutanea che segna un nuovo traguardo per i chirurghi della Città della Salute

Neonata salvata da una rara malformazione al cuore a Torino: «Un intervento rivoluzionario»
Aisha ora dorme e nemmeno immagina di essere già la piccola protagonista di una storia a lieto fine. Mamma Nagua e papà Luca, 31 anni lei e 35 lui, la guardano ancora increduli del fatto che, proprio nel suo nome, ci fosse già scritto un destino. «Aisha significa "Vita" e per noi è davvero stato un piccolo miracolo, per cui ora non possiamo far altro che ringraziare l'impegno della Città della Salute a partire dal Sant'Anna e dal Regina Margherita». Dove la neonata - venuta al mondo solo lo scorso 21 luglio - è stata sottoposta ad un intervento senza precedenti. «Le avevano diagnosticato una malformazione attraverso le visite prenatali che era impossibile da vedere solo con le ecografie. Un soffio al cuore che ha fatto suonare un campanello d'allarme». E la macchina del Regina Margherita si è messa in moto subito, per salvarla.
La piccola era affetta da una rarissima anomalia congenita, una fistola coronarica e ora sta bene grazie ad un eccezionale intervento al cuore per via percutanea. Nei primi giorni di vita Aisha era stata trasferita presso il reparto di Cardiologia dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, diretto dalla dottoressa Chiara Riggi, del Dipartimento di Patologia e Cura del bambino diretto dalla professoressa Franca Fagioli, per una rarissima anomalia congenita. Una fistola coronarica, cioè una comunicazione anomala tra le coronarie ed una camera cardiaca del cuore destro. Tale comunicazione devia il sangue dalle coronarie, i vasi che nutrono il cuore, ed al contempo crea un sovraccarico per la parte destra del cuore.
Dopo i primi giorni di osservazione le condizioni cliniche della piccola sono peggiorate rapidamente, al punto di dover essere trasferita presso la Rianimazione cardiologica dell’ospedale Regina Margherita. Il piccolo cuore soffriva perché poco sangue arrivava al circolo coronarico, causando un’ischemia, proprio come ciò che accade nel cuore degli adulti quando si parla di angina e di infarto cardiaco. Si è reso quindi necessario un intervento urgente e ad alto rischio: la fistola era molto grande e circondava il piccolo cuoricino, grande circa quanto un'albicocca, e la paziente di pochi giorni pesava poco più di tre chilogrammi.
L’intervento mini-invasivo è stato eseguito presso l’Emodinamica dell’ospedale Regina Margherita dalla dottoressa Gaetana Ferraro, con la collaborazione della dottoressa Gabriella Agnoletti, ex primario del reparto di Cardiologia OIRM e dell’équipe di emodinamica. La comunicazione anomala è stata chiusa, passando dall’arteria femorale, grazie ad un catetere di un millimetro e mezzo, utilizzando una protesi larga cinque millimetri, che, fungendo da tappo, ha bloccato completamente il passaggio del sangue verso l’atrio destro, dove la fistola sboccava, e reindirizzandolo verso la coronaria sinistra. La paziente ha avuto un immediato beneficio ed è stata dimessa dalla Rianimazione presso il reparto di degenza cardiologica dopo pochi giorni. La piccola è appena stata dimessa e finalmente ha potuto conoscere i suoi due fratellini.
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