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Follia sul bus: «Ti do fuoco, pezzo di m...!». Poi spacca il vetro e aggredisce l'autista

Il conducente del pullman, ferito e sotto shock, è finito al Maria Vittoria. Sul posto è arrivata la polizia

A sinistra, i vetri in frantumi del bus. A destra, l'aggressore

A sinistra, i vetri in frantumi del bus. A destra, l'aggressore

Era tarda sera quando quell’uomo - «un signore italiano, avrà avuto almeno 50-55 anni», lo descrive la vittima» - è salito sul pullman della linea 3 alla fermata “Martinetto”, tra corso Regina Margherita e corso Tassoni. Una volta a bordo, ha iniziato a proferire minacce e insulti ai danni del malcapitato autista. Fino a quando, all’improvviso, ha deciso di mandare in frantumi il vetro divisorio tra passeggeri e conducente, aggredendo quest’ultimo.

Una disavventura successa a Roberto, giovane autista di 27 anni. Una delle “nuove leve” di Gtt, in azienda da appena due anni. Che però deve già fare i conti con le intemperanze, e purtroppo anche le aggressioni, dei passeggeri che salgono sui mezzi pubblici. Ed è proprio questo che è successo sul pullman 3, alle 22.40 di sera. Sale a bordo un signore, capelli brizzolati, pantaloncini e maglietta. Non timbra il biglietto e con sé ha delle tavole pieghevoli. Roberto nota subito quelle tavole e lo stato alterato del signore, e gli chiede gentilmente di scendere dal pullman. Ma l’uomo si rifiuta e inizia a insultarlo. A quel punto il 27enne autista mette in pratica la procedura, avvisando la centrale operativa, per avere un supporto. Ma siccome il passeggero inizia ad esagerare, il conducente tira fuori il telefono e filma quanto sta accadendo. Immagini che poi verranno consegnate alle forze dell’ordine. Intanto il passeggero lo minaccia: «E’ meglio che non ti fai trovare a casa perché ti arrostisco. Arrostisco te e la tua casa. E non è una minaccia, ti brucio come la m...a, perché sei uno che crea problemi».

Dalle minacce, il signore passa ai fatti. «Ha tirato pugni al vetro divisorio finché non l’ha spaccato - racconta Roberto - e mi ha messo le mani in faccia, togliendomi gli occhiali. Poi mi ha lanciato contro i pezzi di vetro che erano per terra». Intanto l’autista ha chiamato il 112. Sul posto arriva la polizia, l’aggressore viene trovato senza documenti e viene fatto salire sulla volante. Roberto invece va all’ospedale. «I medici del Maria Vittoria mi hanno dato cinque giorni di prognosi per escoriazioni multiple sulle braccia», racconta la vittima, ancora sotto shock per l’accaduto. Per il passeggero è quasi scontata la denuncia, non solo per l’aggressione ai danni dell’autista, ma anche per il danneggiamento del mezzo pubblico - il bus 3 aveva il vetro rotto - e l’interruzione di pubblico servizio.

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