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Il caso
11 Settembre 2024 - 13:38
Vincenzo Milione aveva 4 grammi di cocaina tra l'auto, la tasca della giacca e il ristorante. Ma era droga per uso personale e non la spacciava, almeno secondo il giudice che lo ha assolto. Intanto lo ha condannato a sei mesi di carcere per inosservanza di un provvedimento della sorveglianza speciale, che lo obbliga a stare fuori casa il minor tempo possibile (a causa dei suoi precedenti penali): è finito così il processo per direttissima a carico di Milione,detto "Luca", titolare della pizzeria "Don Ciccio" di Chiomonte e indagato per l’omicidio e l’occultamento del cadavere della 51enne Mara Favro (insieme all'ex pizzaiolo Cosimo Esposito).
Lo scorso 20 agosto Vincenzo Milione era stato arrestato dai carabinieri di Susa per detenzione di droga ai fini di spaccio. I militari gli avevano sequestrato anche 650 euro, ritenuti provento dello spaccio: il giudice ne ha disposto la restituzione a Milione, assistito dall'avvocato Luca Tommaso Calabrò. Che spiega: «Siamo molto soddisfatti dell’assoluzione per lo spaccio, era quello che ci premeva - commenta il legale - Aspettiamo le motivazioni ma contiamo di fare appello ed essere assolti anche per la violazione».
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