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IL FATTO

Sparatoria in strada, 25enne colpito a una gamba e massacrato di botte

La lite finisce nel sangue. Ora la Squadra mobile della Questura indaga per tentato omicidio

Sparatoria in strada, 25enne colpito a una gamba e massacrato di botte

Massacrato di botte, con fratture in faccia e una ferita da arma da fuoco alla gamba: quel 25enne si è presentato così al pronto soccorso del Martini, portato in auto da un amico. Perché né il ragazzo ferito né le persone con lui hanno pensato di chiamare il 112 dopo le botte e la sparatoria, avvenute nella notte fra domenica e lunedì: sono stati poi i medici dell’ospedale ad avvisare la polizia, che ora indaga per il tentato omicidio del giovane di origine marocchina.

Indagini a ritroso

Ci sono ancora tanti punti oscuri in queste prime ore dell’inchiesta, avviata dagli agenti dalle volanti e poi ereditata al commissariato di Barriera di Milano. Infine la competenza è passata alla Squadra mobile della Questura, visto che ci sono gli estremi per contestare il tentato omicidio a chi ha massacrato di botte quel 25enne ricoverato al Martini. Ed è proprio dall’ospedale che gli investigatori stanno procedendo, a ritroso: dopo essere stati avvisati dai medici, i poliziotti sono corsi dal ferito per farsi raccontare la sua versione dei fatti. Stando a quanto ha raccontato il giovane marocchino, lui avrebbe subito il furto del cellulare e avrebbe affrontato il presunto responsabile. E poi lo avrebbe incontrato nella serata fra domenica e lunedì in piazza Crispi, fra corso Novara e corso Vercelli: il pestaggio sarebbe iniziato lì, con il 25enne massacrato di botte e raggiunto anche da un proiettile alla gamba. Ma sarebbe poi scappato in lungo Dora Napoli, all’altezza del ponte Carpanini: è da lì che i suoi amici lo hanno portato in ospedale, dov’è stato medicato per una frattura all’orbita dell’occhio e per le lesioni a tibia e perone.

Già nella notte fra domenica e lunedì, i poliziotti hanno effettuato i rilievi nei luoghi indicati dalla vittima. Ma ora stanno cercando riscontri ai suoi racconti per risalire agli aggressori, che rischiano di essere accusati di tentato omicidio. Va detto che il marocchino ha dei precedenti penali e non è escluso che l’aggressione e la sparatoria siano in realtà un regolamento di conti fra bande rivali.

Rabbia nel quartiere

A prescindere da cosa emergerà dalle indagini, i residenti chiedono interventi dopo l’ennesimo episodio di violenza fa nel quartiere fra corso Novara e lungo Dora Napoli: «Ogni notte ne capita una» si sfogano. Concorda Luca Deri, presidente della Circoscrizione 7: «Sicuramente siamo preoccupati per quanto successo. Proprio in quella zona c’è già un presidio dei militari dalle 8 alle 20: abbiamo già avuto degli incontri con il Comune per ampliare ma servirebbero più risorse umane».

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