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L'indagine
05 Novembre 2024 - 09:04
Un funzionario della Motorizzazione che falsificava le revisioni e truccava le patenti in cambio di soldi, con la collaborazione del titolare di un'agenzia di pratiche, di un rivenditore e di un "procacciatore" d'affari: erano loro alla base di una associazione a delinquere scoperta dalla guardia di finanza, in un'indagine che coinvolge 35 persone. In 31 sono stati denunciati per aver beneficiato di questo sistema illegale per prendere la patente o fare la revisione ad auto e bus. Per i quattro "capi" della banda, invece, sono scattate le misure cautelari: due sono agli arresti domiciliari, uno ha il divieto di dimora nella provincia di Torino mentre il quarto, rappresentante legale di una società, non può più esercitare l’attività d’impresa.
I reati contestati sono corruzione, falsificazione di certificati di revisioni e associazione per delinquere. I militari del 1° Nucleo Operativo Metropolitano Torino sono partiti dalla segnalazione di un dirigente della motorizzazione, che aveva notato come il funzionario si allontanasse spesso dall'ufficio. Così, grazie a pedinamenti e intercettazioni, le Fiamme gialle hanno capito che si faceva pagare per far passare la revisione o l'esame di teoria. Ma come si poteva superare il quiz? Come emerso in altre inchieste, ai candidati venivano forniti cellulare, micro-auricolari e una telecamera, che sporgeva da un foro nella maglietta. Così il “suggeritore”, nascosto dentro un furgone parcheggiato fuori dal palazzo, poteva vedere il monitor del computer e indicare la risposta corretta a chi partecipava all'esame. Che, tanto, non veniva controllato dai vigilantes compiacenti.
I finanzieri hanno eseguito anche il sequestro di 3.450 euro e di 9 patenti rilasciate grazie agli esami “truccati”.
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