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il fatto

Corso Regina, condominio senza gas fino a Natale per colpa degli abusivi

Nello stabile, noto come il "palazzo dello spaccio", l'incendio ha danneggiato le tubazioni. Italgas lavorerà gratis

In corso Regina 162 le cantine sono inagibili e ora manca anche il gas

In corso Regina 162 le cantine sono inagibili e ora manca anche il gas

A riportare il gas nelle case ci penserà, se tutto va bene, Babbo Natale. O meglio, Santa Claus vestito da tecnico dell’Italgas. Fino a quel momento, infatti, le 80 famiglie che vivono nel condominio di corso Regina Margherita 162, meglio noto come il “palazzo dello spaccio”, dovranno arrangiarsi. Perché l’incendio divampato nelle cantine la scorsa settimana ha danneggiato seriamente una tubazione sotterranea che porta il gas negli alloggi dello stabile.

Un incendio partito con ogni probabilità da uno straniero che dormiva in una cantina sub-affittata (e non a causa di una vendetta contro gli inquilini come inizialmente ipotizzato) il quale ha inavvertitamente dato fuoco a un materasso. Risultato, pompieri sul posto, vigili urbani a nastrare la zona, Ireti e Italgas al lavoro. Una maxi-operazione che ha portato, oltre allo spegnimento dell’incendio, anche all’inagibilità delle cantine e alla chiusura del gas. Quest’ultimo problema ha costretto gli inquilini a doversi comprare piastre e forni a microonde, oltre a fornellini per scaldare l’acqua.

Italgas è corsa ai ripari e ora è pronta, gratuitamente, a fare i lavori per riattivare il gas in corso Regina. Le operazioni inizieranno martedì, ma non saranno brevi. «Dureranno almeno quattro o cinque settimane, bisogna rifare completamente la linea di alimentazione generale. C’erano troppi allacci abusivi. Capisco le preoccupazioni dei condomini ma poteva andare peggio», spiega l’amministratore Denis Guido Cibin. L’impianto che c’è adesso è infatti troppo vecchio e fatiscente e per i tecnici non ci sono più le condizioni minime per la distribuzione del gas. Serviranno quindi lavori lunghi e complessi e, siccome siamo nel “palazzo dello spaccio”, gli operai saranno sorvegliati a vista dai vigili. Del caso del "palazzo dello spaccio" si è occupata, recentemente, la consigliera leghista alla Sette, Daniela Rodia. Che nell'ultimo consiglio ha depositato un'interpellanza proprio sui problemi dello stabile. «Mi domando - afferma - se durante questo periodo di mancata erogazione del gas la Città abbia pensato a un piano temporaneo di emergenza abitativa per le persone più fragili».

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