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Lutto

Torino dà l’addio a Metello Scaparone, giurista ed esperto di procedura penale

Professore emerito dell’Università di Torino e avvocato per oltre sessant’anni, è morto a 87 anni

Torino dà l’addio a Metello Scaparone, giurista ed esperto di procedura penale

È morto a 87 anni Metello Scaparone, professore emerito di Procedura penale all’Università di Torino e avvocato con più di sessant’anni di attività professionale

È morto a 87 anni Metello Scaparone, professore emerito di Procedura penale all’Università di Torino e avvocato con più di sessant’anni di attività professionale. Figura rilevante nella cultura giuridica italiana del secondo Novecento, sarà tumulato ad Asti, dove il feretro arriverà martedì 9 dicembre. La partenza è prevista alle 9.30 dall’abitazione di piazza Vittorio a Torino; l’arrivo al cimitero di Asti è fissato per le 10.40, con una cerimonia laica.

Nel 2024, l’Ordine degli Avvocati di Torino lo aveva premiato per il contributo offerto alla professione forense nel corso di oltre mezzo secolo, riconoscendone il ruolo nelle aule giudiziarie e nei contesti accademici.

Allievo di Giovanni Conso, Scaparone si è formato nell’ambiente universitario torinese del dopoguerra, divenendo in breve uno dei principali studiosi italiani di diritto processuale penale. I suoi corsi sono confluiti nei manuali di “Procedura penale” editi da Giappichelli, utilizzati nelle facoltà di giurisprudenza e caratterizzati da un’impostazione attenta agli aspetti tecnici e applicativi del processo.

Parallelamente all’attività accademica, ha esercitato come avvocato in procedimenti di rilievo nazionale. Ha preso parte a processi legati al terrorismo, alle inchieste sui fondi neri della grande impresa e, negli anni Novanta, alla difesa di Marcello Dell’Utri nel filone torinese del caso Publitalia. Nel 2011 ha fatto parte del collegio difensivo dell’ex colonnello del Ros Michele Riccio, coinvolto in indagini sul traffico di stupefacenti e sui rapporti con collaboratori di giustizia legati a Cosa Nostra.

Considerato tra i primi sostenitori del modello accusatorio in Italia, Scaparone ha partecipato al dibattito sulla separazione delle funzioni tra pubblico ministero e giudice e sull’equilibrio tra accusa e difesa nel processo penale. Nei suoi studi ha ribadito la centralità dell’imparzialità del giudice come elemento essenziale delle garanzie processuali.

La sua produzione scientifica comprende manuali, contributi in volumi collettanei e saggi dedicati alle riforme del codice di procedura penale e al ruolo del pubblico ministero. Il suo lavoro continua a essere utilizzato in ambito universitario e professionale, a testimonianza del contributo offerto allo sviluppo della cultura giuridica italiana.

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