I “gatti galeotti” aiutano i detenuti (e viceversa) nel carcere di Ivrea

Una seconda possibilità per i gatti abbandonati e senza famiglia e per chi è chiamato a curarli e accudirli in attesa di un’adozione: i detenuti del carcere di Ivrea.

È il senso di “Gatti galeotti”, l’iniziativa che è stata ufficialmente inaugurata, alla presenza del sindaco Matteo Chiantore, con il taglio del nastro del punto di raccolta dei gatti randagi nella casa circondariale di Ivrea. Il progetto vedrà coinvolti i detenuti nella cura di sei gatti affidati alla struttura ed è stato realizzato grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, la direzione del carcere e la Regione Piemonte.

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Ad occuparsi dei mici, accudendoli a turno, saranno nove detenuti che hanno aderito spontaneamente all’iniziativa dopo essere stati selezionati tra coloro che hanno meno contatti con l’esterno, con la speranza che l’affetto che daranno e riceveranno dai “loro” gatti possa almeno in parte sostituire quello che manca loro dalle altre persone, aiutandoli nel processo di recupero e reinserimento nella società una volta terminata di scontare la loro pena.

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Ma a beneficiare dell’iniziativa saranno anche gli animali. I gatti sono stati recuperati dall’associazione “Alfamici” nel vercellese e, se tutto funzionerà come si spera, non saranno gli unici: altri simpatici felini potrebbero raggiungerli nei prossimi mesi. I mici saranno sterilizzati e una volta pronti, avviati all’adozione in una nuova famiglia.