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Nei cieli del Piemonte lo spettacolo della migrazione delle gru

Si susseguono gli avvistamenti di stormi composti da decine di esemplari: ecco da dove arrivano e dove vanno

Nei cieli del Piemonte lo spettacolo della migrazione delle gru

Nei cieli del Piemonte lo spettacolo della migrazione delle gru

Piemontesi con il naso all'insù in questi giorni per osservare - nebbia permettendo - uno spettacolo della natura: la migrazione delle gru. Grandi stormi degli eleganti uccelli sono infatti stati avvistati non solo su Torino e provincia ma un po' in tutta la regione e sono subito finiti sugli immancabili social, immortalati in foto e video pubblicati dai tanti che hanno avuto la fortuna di essere "sorvolati" da questi animali. Un'osservazione "facilitata" fuori città anche dal rumore: le gru non sono molto silenziose, quindi se sentite qualche strano verso sopra la vostra testa, sapete di cosa si potrebbe trattare.

Anche se può sembrare strano, la migrazione delle gru alle nostre latitudini è un fenomeno piuttosto recente. Come spiegano gli esperi del parco del Monviso, «le Gru risultano estinte come nidificanti nel nostro paese già intorno al 1920 e ancora all’inizio del nuovo millennio infatti, il loro avvistamento in Italia era un evento rarissimo se si eccettuava la Sicilia, dove si contava qualche centinaio di gru in migrazione ogni anno già a partire dal 1980».

La popolazione delle gru aveva infatti subito una progressiva e drastica riduzione, provocata soprattutto dalla distruzione e alterazione degli habitat elettivi per la riproduzione e lo svernamento. Grazie alle azioni di protezione ambientale intraprese da svariate nazioni, a partire dagli anni ’70 si è registrato un progressivo incremento della popolazione, fino ad arrivare ad un eccellente risultato: oggi il numero di individui è 6 volte superiore a quello registrato intorno al 1960.

Ma da dove arrivano e dove vanno le Gru che sorvolano in questi giorni i cieli del Piemonte? La Gru cenerina è un visitatore estivo del Nord Europa e di parte dell’Europa Centrale, ma la sua popolazione mondiale ha un areale molto più esteso, coprendo tutto il continente euroasiatico. Nelle regioni Scandinave, Baltiche e della Russia settentrionale si trovano, come già ricordato, i principali siti riproduttivi europei. In autunno ha inizio la migrazione verso i siti di svenamento meridionali situati in Africa (orientale e occidentale), in Spagna e nella Francia meridionale.

«Possiamo oggi ritenere, con buona approssimazione, che le Gru avvistate nei cieli del Nord Italia in autunno facciano parte di un ampio contingente migratorio che si divide successivamente in diversi gruppi, i quali scelgono, come meta finale, luoghi completamente differenti come: l’Europa meridionale e il Marocco, l’Africa occidentale (es. Tunisia) o ancora L’Africa Orientale (soprattutto l’Etiopia) passando per l’Anatolia».

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