Torino, scontri con la polizia, fiamme e il simbolo della P38: ecco il corteo Pro Pal

Monumenti deturpati, traffico del centro città in tilt con numerose strade bloccate e manifesti dati alle fiamme. Tutto a causa del corteo partito oggi, venerdì 15 novembre, da piazza XVIII Dicembre e che vede in prima fila e studenti e Pro-Pal. I partecipanti sono centinaia. Accanto a striscioni e bandiere, sono comparsi anche cartelli con le fotografie di politici italiani con il volto coperto da uno stencil che riproduce una mano rossa di sangue: tra questi ci sono Giorgia Meloni, Elly Schlein e Matteo Salvini.

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Vandalizzato, con scritte inneggianti alla Palestina, il monumento a Vittorio Emanuele II, all'angolo tra corso Vittorio e corso Galileo Ferraris. In corso Vittorio, bruciato il manifesto del ministro Valditara.

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In piazza Castello, attorno a mezzogiorno, i momenti di tensione con la polizia, dopo che sotto l'ufficio regionale per la scuola erano state tirate uova contro gli agenti schierati. Scontri sono avvenuti sotto la Prefettura, con le forze dell'ordine che hanno effettuato una carica, quando alcuni manifestanti hanno superato il cordone per tentare di entrare in Prefettura. dopo di che il corteo ha proseguito in via Verdi, raggiungendo la Rai.

Durante il corteo studentesco, cui partecipano anche collettivi vicini ad Askatasuna, dei manifestanti hanno fatto il gesto delle tre dita a simboleggiare la P38, come avveniva nei cortei degli anni Settanta, negli spezzoni dell'Autonomia Operaia.

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