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Valli di Lanzo, a gennaio affidati i lavori per la galleria chiusa dall'estate 2023. Ecco quando riaprirà

Si avvicina il momento dell'inizio dei lavori nella galleria Monte Basso, da più di un anno "incubo" di residenti e turisti

Valli di Lanzo, a gennaio affidati i lavori per la galleria chiusa dall'estate 2023. Ecco quando riaprirà

Valli di Lanzo, a gennaio affidati i lavori per la galleria chiusa dall'estate 2023. Ecco quando riaprirà

Si avvicina il momento tanto atteso per chi vive o frequenta le Valli di Lanzo: l'inizio dei lavori per la riapertura della galleria Monte Basso a Lanzo, chiusa ormai dal luglio del 2023 per problemi strutturali e di infiltrazioni d'acqua.

Città metropolitana ha infatti comunicato che il 14 gennaio scadrà il termine ultimo per la presentazione delle offerte per la gara d’appalto relativa al primo lotto degli interventi per la messa in sicurezza della galleria sulla strada Provinciale 1. Le imprese interessate a partecipare alla gara d’appalto, che è stata bandita nei giorni scorsi, devono però trasmettere entro il prossimo 3 gennaio la richiesta di effettuare il sopralluogo obbligatorio alla galleria, propedeutico alla formulazione e presentazione della loro offerta.

Proprio oggi si sono tenuti i primi sopralluoghi da parte delle ditte che hanno già manifestato l'intenzione di partecipare alla gara. Chi si aggiudicherà l'appalto avrà poi 209 giorni, dalla data di consegna, per finire i lavori.

«Il nostro obiettivo è di assicurare la riapertura al traffico della galleria Montebasso, seppur provvisoria e con modalità da stabilire in base all’avanzamento dei lavori, nella stagione estiva del 2025 - spiega il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo -. Pur nella consapevolezza dei disagi patiti da residenti e turisti, la Città metropolitana di Torino ha individuato come priorità la garanzia del transito in sicurezza nel tunnel. Senza le indagini geognostiche e strutturali, affidate l’anno scorso dalla Città metropolitana di Torino ad una ditta specializzata, ma soprattutto senza le approfondite valutazioni tecniche dei progettisti incaricati non sarebbe stato possibile capire e affrontare la complessità dell’intervento che stiamo per appaltare».

Il primo lotto dei lavori è finanziato con 6 milioni di euro, per metà derivanti della destinazione dei canoni idrici e per l’altra metà messi a disposizione dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Il secondo lotto, che sarà appaltato successivamente, riguarderà gli interventi sull’impiantistica. La spesa complessiva per il completamento dei due lotti supererà gli 8 milioni di euro.

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