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Violenze gratuite

Davide Castellano , torinese di 23 anni aggredito da una baby gang durante gli scontri per Ramy a Bologna

La stessa gang aveva precedentemente aggredito un altro ragazzo con un petardo

Davide Castellano , torinese di 23 anni aggredito da una baby gang durante gli scontri per Ramy a  Bologna

A Bologna crescono i casi di cronaca a seguito delle manifestazioni in memoria di Ramy Elgalm, il 19enne ucciso lo scorso 24 novembre a Milano. Questa volta, a raccontare la sua testimonianza è Davide Castellano, 23 anni, originario di Torino e residente a Bologna per lavoro.

Erano le 22:30 in via Vinazzetti dove Castellano aspettava degli amici, ma la baby gang si è presentata per prima: il giovane ha raccontato di essere stato accerchiato da 20-25 ragazzini suppostamente nordafricani dato il fortissimo accento mentre gli lanciavano insulti, e tutti ubriachi. Castellano, che aveva già visto la gang compiere atti di molestia simili su un altro ragazzo (al quale avevano pure lanciato un petardo in mezzo ai piedi) aveva tentato di placare la loro furia col dialogo, rassicurandoli di essere dalla parte della causa di Ramy, ma il 23enne torinese ha poi capito che il motivo dietro le violenze era tutt'altro. Nonostante l'intento di dialogare, la gang ha continuato ad aggredirlo con calci fino a quando uno dei membri ha finalmente deciso di fermare l'aggressione.

Il torinese al termine della brutalità gratuitamente ricevuta, è stato poi aiutato da una ragazza, la quale gli ha restituito 10 euro dai 20 che la gang gli aveva portato via, ma nel bottino degli assalitori non c'erano solo soldi: a Davide sono stati portati via carta d’identità, tessera sanitaria, patente e la sigaretta elettronica.

Martedì 14 gennaio, Castellano ha denunciato tutti gli avvenimenti alla questura di Bologna, sottolineando che tale denuncia non è stata fatta tanto per i beni portatigli via quanto per la sensibilizzazione dell'opinione pubblica riguardo all'uso spregiudicato di buone cause come quella di Ramy come scusa per compiere atti di violenza gratuiti.

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