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IL CASO
17 Gennaio 2025 - 15:40
Piemonte, vaccinazione obbligatoria per fermare l'epidemia di Blue Tongue
Potrebbe presto diventare obbligatoria la vaccinazione degli ovini contro la Blue Tongue, più nota come morbo della lingua blu. Malattia che nell’ultimo anno è dilagata anche in Piemonte, assumendo i contorni di una vera epidemia e mettendo in seria difficoltà gli allevamenti della regione nel contenere la malattia, non pericolosa per l’uomo ma letale per gli animali.
Grazie al via libera del ministero della Salute, la Regione Piemonte ha infatti predisposto un nuovo piano vaccinale contro la Blue Tongue, che comprende anche la possibilità di rendere obbligatoria la vaccinazione dei capi ovini. Una svolta che è stata annunciata con soddisfazione dall’assessore alla Sanità Federico Riboldi e dall’assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni: «La Regione valuterà la possibilità di rendere obbligatoria la vaccinazione contro la Blue Tongue dei 120mila capi ovini presenti sul territorio piemontese, sulla base delle indicazioni dell’Unità di crisi presso il Ministero della Salute che ne ha richiamato l’importanza strategica per prevenire e ridurre la dispersione di carica infettante, la comparsa dei sintomi dell’infezione negli animali e i danni economici che ne deriverebbero. Gli ovini sono la specie più sensibile. Presentano le manifestazioni cliniche più evidenti e subiscono i maggiori danni. Inoltre, effettuate le vaccinazioni, sarà possibile consentire le movimentazioni e gli scambi tra le Regioni confinanti e a livello nazionale».
La Blue Tongue è stata declassata dall’Unione Europea da pandemia di fascia A, come la peste suina o l’afta epizootica, a pandemia minore di classe C. Le dosi di vaccino potranno essere acquistate e gestite direttamente dalle Asl, e la vaccinazione effettuata dai servizi veterinari senza costi per gli allevatori in caso di obbligatorietà.
Il sistema di sorveglianza attivo in Piemonte ha rilevato da luglio 2024 al 10 dicembre 2024 469 casi di Blue Tongue del ceppo BTV-8 e un focolaio da sierotipo BTV-4 in un’azienda in provincia di Novara. Il piano predisposto dalla Regione Piemonte consentirebbe di vaccinare entro il 31 maggio 2025 tutti i 120mila capi di specie ovina presenti sul territorio, e attivare la vaccinazione volontaria dei capi bovini, bufalini, caprini e alpaca che non ne sono colpiti ma che possono trasmetterla agli ovini. Le 120mila dosi vaccinali necessarie sono già state prodotte e disponibili sul mercato. Saranno acquistate dalle Asl attraverso i canali abituali a prezzi contenuti, stimati fra gli 1 e i 2 euro a dose.
cla.ne.
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